In
Prato giunsi a
vespro, nè mai mi parti' che fu di notte; e di
nuovo legai coloro per
compromesso e per forte
scritta di lor mano, la
quale ho recata, e darolla a
Stoldo. Il
compromesso ho messo al
libro, in
modo che morendo ora l'arete piuvico.
Ser
Schiatta iscuso per la
'nfermità.
Ser
Conte ci venne su volentieri; salvo disse, secondo suo
libro gittava,
fiorini ML o circa: e così il legai, lui e
Paolo: e voi mi
diceste, di
fiorini C più o meno non curavate. La
scritta d'ora, non so
onde procede; alcuna volta vi lasciate troppo andare a cedere, alcuna
volta peccate nel poco: or siete da tanto in queste cose, che vi si vede
all'uscio. Ma se
ser
Conte non fa grande guadagno di questa
gabella, gli
sarà malagevole, secondo me, a risponder bene; chè i grandi
dipositi
logorano troppo coloro che gli usano poi ispezzatamente. Or la cosa è
salva secondo ragione, se aranno di che; siatene certo. Io
misi in mezzo due dì alla vostra
richiesta, perchè va dì e notte ci
piove; poi e l'altra notte senti'
febbre, che poi ch'io nacqui non mi
ricordo averla tale auta; e femi per l'andare in su una buona
rozza di
Stoldo.
Procura di voi non bisognò vedere, in modo l'ho fatto.
Francesco di Matteo era in
Tavola, e io ne venni la
domenica
mattina. Il
grano areste auto la sera: per me no lo risparmiate una ora;
guardate pure al vostro onore. Io non ve gli fe' credere, e voi vel
riscotete: salvo, questo
grano arete; e
danari per lui a vostri non voglio
paghiate; che per me mi vi voglio servare, se mai nicissità avesse: che
Cristo me ne guardi. I fatti delle
masserizie di
Meo Cambioni
lasciate a me; che tralle fuori per darle a monna
Bice, si farebbe danno.
Tralle
mura di
Prato e me, in sulla strada, si dà uno luogo per
fiorini X lo
staiora; che non sono ma
anni si stimò XVIII. Io so la 'ntenzione vostra,
che per lo
Ceppo si
comperi terre, ec
.. Fareste bene a
comperare
questa; chè avendo vostri
asseguitori centomila di
fiorini in mano, non
troveranno simili terre ogni volta, e terranno i
danari in mano buon
pezzo: e voi di questa potreste ogni volta provvedere dove voleste. So
che fuggirete e a pena leggerete il
capitolo: ma se vi pensarete su, egli
è far bene i fatti vostri: e non ci ha su dubbio niuno; ma onor di Dio, e
bene dell'anima, sì. Faretene a vostro modo. A Dio.
SER
LAPO vostro. XX
septembris.