Ricevetti la lettera di
Matteo
famiglio di
casa, e prima quella di
ser
Giovanni. A questa rispuosi; e attendo,
se vi fia paruto, la lettera v'ho chiesta scriviate a questo giovane
di
Falduccio. Ora, a quella di
Matteo, vi dico non cale avere tanta cura o
fretta di quegli
ceci: però questa cosa andrà per la lunga. E in questa
lunga, se prima non ci ha altro, ho a far molte cose, oltr'a
ceci, acciò che
pietra non si crei: e honne un poco speranza, e non molta. Vivo
contento nello stato Iddio mi pone; salvo certe furie ho per malinconia
certe volte: che sono le malinconie la mia morte, come a voi le 'ngiurie;
e sono quelle non mi lasciano patire nulla. Ma queste malinconie e
tribolazioni sono le compagne mie, che mi dicono: Fuggi quinci; non
isperare in
moglie, ne in sua fede; non guatare i
figliuoli, che da sè
viveranno; non andar mai più a
Grignano; levati dall'amore de'
cittadini;
sostieni la
pietra e 'l
fianco; e vientene con noi: che, se sarai contento,
verrai nello riposo eterno. E per questo modo credo è più agevole il
morire. Che più volte ho pensato di voi: che se voi non levate l'animo
dalle vostre ricchezze, penso arete troppo che fare, quando Iddio vi
volesse, ad avere tanto
oro e tanti sudori a lasciare. E però mi piacete,
che per Dio e salute di voi facciate tutto. E or mi cominciate a far lieto
quando mi dite: Avarizia, abbi bando! E nol dico per gittare nulla; ma
veggio fiorire la mente vostra; e dopo ' fiori vengono i frutti; pur che
qualche vento non tragga, che gli mandi a terra.
Io vi dico il vero: e se così è, recatelo da Dio e non da voi. Voi
m'accennate in molte cose d'esser e diventare un altro uomo che non
solavate. Pruovolo, perche dice la Scrittura: Riprendi il savio, e ameratti;
e lo
stolto t'arà in odio. Io vi dissi di quella lettera, che parea una
vigna ove fosse accampata
gente d'
arme. Io veggio che, al mio animo,
la lettera di
Nofri non potrebbe star meglio; quella di
Domenico fu
ottima: e attendo la cosa gli venga; poi voglio esser con lui: e vedrete
che padrone v'arò acquistato a voi e a
Stoldo; però ch'io posso in lui,
credetemi, come in
Guido. Lasciamo stare ora le
lane di
Fiandra, che fia
un'altra novella per agio. E così veggio, che in ciò che mi scrivete
migliorate lo stilo e l'animo. A Dio grazia.
Io ritorno pure al diletto mio e al mele, che mi piacque, della fidanza
avete in me; e di quanto contentamento avete di me, e fede, quando
dite, sapete le cose vanno per le miei mani, ec
.. Voi fate bene a così
pensare, per l'amore che mi mena; ma non fidate alla barchetta peso
ch'ella facesse danno: e se pur nulla puote, Iddio è che porta; e lui ne
ringraziava e ringrazio. Dicovi,
padre, che vi richeggio e voglio che
pensiate che dee fare la somma bontà e 'l sommo amore del padre
nostro Iddio, quando in lui ci rimettiamo e in lui ci fidiamo, operando
bene e giustamente. Certo tengo ci dà molti Angeli in compagnia, a non
lasciarci altro che bene capitare. E voglio e richeggiovi che la mattina,
come siete levato per tempo, o solo o con piccola compagnia, andiate
alla Messa; e uditola, state del dire cinque paternostri o all'
altare o in
coro, sanza menare labbra; ma con la mente chiamate Iddio, e gli occhi
al cielo volgete, che v'aiuti; e lui ringraziate de' beni v'ha dati, e da lui
gli conoscete. E sarete tornato in
casa quando gli altri andranno fuori.
Poi tanto scrivete, che vi rincresca:
chè nel vero, amè! troppo v'occupa tanto scrivere. Appiccatevi a
Stoldo, a que' sedici
fogli; e rispondete a due o tre cose che importino: a
me, delle sei cose, pigliatene una, che porti: e così tagliate. Io ho paura
che voi non vi ricordiate se non come non fo io, che gli
anni passati vi
sono un soffio; e così sono fatti i pochi
anni hanno a venire, a voi e a
me: e che tutta la bellezza e la leggiadria della nostra vita è stare e
vivere in pace; dico in pace, dentro nella mente; e isperare ne' beni
c'hanno a venire: questi trattare per fieno, che secca in una ora. Cristo
ci aiuti. A questa non rispondete; che vedete non ci ha nulla da
rispondere.
E'
Consigli da
Padova, e cotesti, ci fanno tenere in paura già l'altra parte.
E penso s'arrenderanno alla ragione; ch'erano qui troppo forti. Lodato
Iddio, da cui viene ogni bene. -
LAPO MAZZEI vostro. II di
febbraio.