Voi cominciate a entrare per la via, ad avere la parola del
Generale. Ma questo non penso basti: però che 'l frate in niuno modo
può mai far
testamento; conciosia cosa che la
legge il reputa ignudo
d'ogni bene acquistato, o di convento o
patrimoniale; per tanto che e'
non può
vendere, e niuno può
comperare di que'
libri, però che e' sono
del convento. Ben è vero, che chi
comperasse, vedesse che 'l
prezzo si
convertisse nell'
utile del convento migliorando, potrebbe andare più
largo a
comperare; e 'l convento gli consentisse: però che la
legge
agguaglia a littera la
chiesa al
pupillo: e voi sapete che la
chiesa non ha
sentimento, se none come il
pupillo: e conviene che 'l
tutore della
chiesa, cioè il convento, faccia i fatti della
chiesa, a utile di lei:
altrementi chi
compera, o chi fa, fa contra l'anima sua. E 'l frate non ha
libro nè cosa
che sua sia; e se gli ha guadagnati di doni e di limosine, ogni dono e
limosina è della
chiesa. Ma che giova? il mondo è fatto cattivo: noi rei, e'
frati piggiori: e vannesi pur lusingando e gabbando
vedove e genti, che
doni loro; e dicono, Questo è mio! e mentono: anzi l'hanno a uso. E non
se ne truova uno buono, se none come di noi. Iddio è da parte, e le sue
leggi; e vogliamo pure che le nostre volontà e le nostre
leggi leghino le
leggi di Dio. E' nuoce che non si fa a
Firenze.
Questa ebbi iersera. Stamane per tempo scrivo. Sarò con
messer
Stefano; e risponderovvi forse a bocca
domenica, perchè ho a esser a
Prato. Pregate
Barzalone mi truovi qualche cosa presso che
comperata,
da 200 a 300
fiorini, per l'amico nostro che mi manda. Maravigliomi di
voi, che siate si legato l'animo in sul
murare, che non mi domandate di
novelle, che s'apparecchiano maggiori che possono al paese da trecento
anni in qua. E nuoce,
che non toccano a' mercatanti. Forse vi siete sì accostato al porto, cioè a
Dio, che non sentite i romori nell'onde dell'acque di questo mare, per Io
quale passiamo come smemorati; e al capezzale Iddio ci doni che non ci
troviamo gabbati. -
LAPO vostro.
Pregoti,
Guido, se ti viene in punto, mi mandi
sabato la mia
ronzina.
[È scritta sullo stesso foglio di questa del Datini, a cui ser Lapo rispondeva]
[OMISSIS]