L'
Opera della Pieve da
Prato de' dare, a dì xxiij d'
aghosto,
fiorini
dieci d'
oro; demo per la della
Opera, per lettera di
Francesco di Marcho, a
don
Lionardo di Simone monacho di
Valonbrosa; portò e' detto. A
Uscita D, a
c
. 154.
E de' dare, a dì xxij di
settembre,
lire ventidue,
soldi
nove
p
.,
paghamo, per lettera di
Francesco, a don
Lionardo di Simone;
portò e' detto. A
Uscita, a
c
. 155.
(Libro Nero, an. 1390-94, a c. 242 t.)