Al nome di Dio. A dì 30 di luglio 1396. Mandiavi per Arghomento quatro paia di pipioni, che arechò il Tantera da Filetore: fate d'avegli. Nanni àne arechato dalla Chiusura tutto il grano ed èe istaia novanta cinque in tuto, ché ve n'è istaia cinque di vecato, ed à fatto il pagliaio ed èsene ito al Palcho e dice che va a netare parechi ceci, che gli farà domane e aconcerà parechi chose sono a 'concare e dice che, se voi avesi bisongnio di lui, che voi volesi ch'egli venisi chostà, lo scriviate, e se voi vorete dice d'esere chostà martedì matina. Rispondete. Ramentate a Fatorino mi mandi il mio farsetino. Altro per ora no' vi s'è a dire. Idio vi ghuardi senpre. Abiamo ricevuto lettere in che era quela de' podestà, ed òla data a lui e domandai se volea risposta, e dice che farà ciò ch'egli dice e domandomi se voi c'eravate ed io gle disi, e dice no' montava nula ch'elo farebe ciòe che Manno gli diceva. per mona Margherita, in Prato. Franciescho di Marcho da Prato, in Firenze. 1396 Da Prato, a dì 31 di lulglio. Risposto.