Cristo. Fatta a dì primo maio 1400 Per altra ve àio scriptto assaye; per questa ve dicho breve. In questi dì v'àio scriptto abastanza e duè trare dinari assaye como per altra litera de aviso ve àio scriptto su le quale non pozo repricare. Mò de nuovo ve trao per iij litere como vedrite e prima: in Guido de la Scalea de Bonifacio, fl. ccxl; in Lonardino di Cagniazo di Bonifacio, fl. ccl. Somma le ij litere fl. 490, li quale 490 volite metere in raione di Medici di Firenza, secondo per letera qui dentro di Beneditto di Bardi sete avixato e in mio conto non de ponete nulla perché questo è fatto perché chostoro voglieno più tosto mea litera che altra e per ditta cagione ve pregho l'abiate per racomandate. Ancho ve trao in Lonardino de Cagniazo sopra detto, fl. 412, li quale paghate, volete mettere in mia raione. E più ve trao in Francischo e Andrea Bonconte, fl. 60, li quale anchora volite ponere in mia raione: faceze notare como so per Angelino de Bobio e per Iacomino d'Orlando e per Antonio de Manta di Bonifacio. Credo che quelli de Roma ve averano scriptto securamente zò che ve trao dobiate azattare la litera e prendere su lloro. E io ancho per questa e per tutte meye ve nde obligho che securamente prometiate e paghate. E in caso non li avissino de meye che ve fossero remise là e trayte a Firenza o a Roma dove meglio ve pare con più mio vantaio como essi ve averanno avixate. Autro per questa non dicho. Cristo senpre con vuye. Iannello Chastagnola, saluta di Gayta Magno di li Aglye e conpagni, in Pisa 1400 Da Ghaeta, a dì xj di maggio Risposto