Io vi scriverò breve. Io vi ringratio quanto posso di quanto avete fatto e fate di costà alla mia famiglia. Idio vel meriti per me! Aspectava venisse in su l'una di queste due navi sono venute di qua a questa primavera; e poi che non sono venuti, ò auta malinconia ché ò dubitato non sia per qualche caso sopravenuto men che buono. Or da poi ò sentito che avete acompagnato Tieri. Credo che forse è restato perché tucti ne venghino insieme. Or Dio gli conduca salvi! Et voi prego quanto posso che in servigio di me, che sto male così, voi sollicitate venghino più tosto che si può. Et perché tucti nostri amici credevano venisse in su l'una di queste navi, tucti mi sono contro, dicendo ch'i' ò di poi scripto che non vengha. Et Dio sa s'i' ò grande desiderio d'avere di qua la mia famiglia. I vostri di qua stanno bene, e così piaccia a Dio conservare sempre voi di costà! Credo che Tyeri farà bene a scrivere a Boninsegna come l'avete acompagnato inperò mi pare abbia um poco di maraviglia perché non n'à may sentito nulla. Salutate monna Margherita e nostri amici per mia parte. Io sono sempre a' vostri piaceri. Che Dio vi guardi! Per lo vostro maestro Naddino in Vignone, dì primo di magio. [sul verso:] Franciescho di Marcho in Prato propio. [mano: differente da Francesco] Da Vingnone, a dì 25 di magio 1393. | Risposto a dì 30 deto mese.