Al nome di Dio, amen. A dì 11 marzo 1383. A dì 7 di questo vi scrisse una lettera per mano di Michelle Redolfi. Disevi apiliaste peze 46 di mie fustani che sono rimase in mano di Bartholomeo di Buosignore: se vendute le avesano sì me ne fate fare raxone. E 'l simile vy scrisse vy faceste date que' danari avesano di miey e sse rifato non fosano in vostra mano fossano segnati. E 'l simile vy scrisse da loro anche vy faceste dare asignare le lane di San Matheo che sono sacha 55: ànoci mandato il pexo che sono nete centinaia 166 lib. 48, costarano f. 6 1/2 centinaio a barato di dozine 16 fustani in bale 8 per f. 34 terzaroli 2 dozina. Monta le lane f. 1.102 s. 16 a oro, abatetene per li fustani con ogni varia f. 548 s. 4 a oro, restarebano avere il resto de le lane per tuto marzo. Crezo arà bixognio loro facate chiarii di questo resta a loro per la proferta àno fato de le lane e dichono che è per tutto mazo. Di che vy precho, chome per altra vy disse, dete lane facate fine se fato non è e loro abino sua intenzione. Al termine àno fato la proferta per me e sse il resto potete vendare a danari sì vi precho il facate e i danari remetete chostà o a Genoa a Michelle chome vedete sia più vantazo: di tuto ciò che farete serrò contento. Per hora nula scrivo a Bartholomeo di Buosignore né a' conpagni per non vedere abia bixogno, per altra li fu scrito che bixogniò, atendo da loro e da voy risposta. Chome veturale ci sia mandaròvi balle due o quatro di fustani di due romiti, per certo vederete la bella chosa. Per altra vi è deto che basta, al presente al prexio non è guadagnio nullo. Mandaròne a voy perché il chorso no se perda: fate chome per voy voreste ci facese. Di tuto atendo risposta da voy, se nula si pò fare siamo vostri. A Dio siate. Damiano da Pecina di Melano, salute. Domino Francischo di Marcho da Prato e conpagni, in Pisa. Data.