Al nome di Dio, amene. Fatta a dì 20 di febraio 1385. Da poi sono qui v'ò scritto 2 overo tre lettere e da voi non ebi inchora niuna sì che per questa ci è pocho a dire. Inscriveròvi ichora 2 lettere inanzi parta di qui per andare a Vignone sì che siate a pieno avisato di modi di qui. A dì 8 di questo ebi una lettera da quegli di Vingnone fatta a dì 22 di gienaio vene per lo chamino di Gienova. Da poi non ebi loro lettere che n'òe maravigla bene che niuno ci viene. Di che mi dichono per quella chome a dì 18 di gienaio vendeno tutta la magla avenano e ghuanti avevono ricieuta di quella mandai loro inanzi di qui partisi io per chostà venire. E simile dichono chome per f. 2.000 n'arebono venduta se n'avesono auta sì che per questa volta no fue nosta ventura. Sì che per cierto a noi fae bisogno tenere altri modi per l'avenire sì che i nosti vicini nuovi, e quegli che no sano i mestiero chome noi, no ci toghino la palla di mano però vi sarebe danno. E a noi è verghogna in più modi però abiamo l'ornameto e danari e poi sapiamo lo mestiero chome niuno vi sia, sì che veramete per l'avenire si volle prrovedere meglo non è fatto. Vegiendo io erono rimasi sanza magla e altre chose subito mi dedi a chonperare quello trovavo di buono bene che malle fornito ci era però qui à 'uta grande richesta per più persone per Vingnone per quegli da Strada e per quegli da Ruginello e poi per molti di Monpolieri e simille n'è andata asai a Gienova. Sì che per molti ci è stata richesta e anchora sie di che ci è stato danno chome vi dicho per non esere forniti. Mandai del mese di gienaio 14 balle che montono da f. 1.100, e poi di questo mese ò mandato balle 13 che montono da f. 800, sì che ora n'àno ricieute le 14. E per tutto questo mese ne ricieverano parte de l'ate sì che sarano forniti sichondo la posanza abiamo nella bottegha. E no dubito che venendo qui io alquna volta, istandoci 2 mesi e no più, noi no fosono forniti chome niuno nostro vicino però ci sono tanto istato pure chonoscho tutti i maestri. E chosìe farà bisogno di fare per l'avenire pure che a Vignone sia meso in ordine i libri e che Felipo cioè quello di Chovoni cho gl'ati vi sono che la chosa vi vada per ordine. Verò qui l'anno due volte però l'amicho di qui non à l'amore chome doverebe e ora è più isavatichito per lo scrivere faciesti. Pure dicie di servici per lo prrofetto v'àe: no v'è l'amore chome doverebe e a parole ne siamo istati poi fu' qui di più chose, no fae bisogno tutto richordare per ora. Io no soe chome la ghuera di Spagna andae inanzi né chome a Vignone sarà richesta. Io m'ero pensato, se llà vi fose la richesta, che voi ci prestasi fiorini mille per parechi mesi sì che si potese fornire bene ha bottegha di magla però voi sapete questo mestiero in uno dì valle asai e l'ato dì nulla. Sì che se ha richesta vi fose e voi ne fusi agiato di prrestaci questi 1.000 fiorini e saràvi magiore prrò che mettegli in ate chose e farete bene a voi ed a noi. Ora io no soe quello seghirà a Vignone però io non ebi lettera di làe che n'òe maravigla. Di qui partirò per tutto questo mese se alto non avesi da Vignone però ch'io ò fornito i chiesto o picholla chosa ò a fornire sì che i questi 6 dì partirò di qui se nulla iscrivete. A l'amicho di qui no dite però v'abi iscritto nulla salvo delle lettere gli scrivesti chome vi disi per alte, di quelle fecie grande parolle e di questo mi disi lo vi scrivesi. In questi pochi dì fu qui uno amicho di Basciano che sta a Voghiera di che io gli parlai del fatto del ghuado. Diciemi che buono chonperare fae qua di giugno e di luglo che alora si trova a paciere e di buona roba e che si niuno v'andase i chonsiglerà di quello bene potrà. E olte a ciò mi dise vorebe trovare uno vi metese f. 1.000 ed egli ne metterebe alti mille, sì che se ne volesi trafichare farebe buono itendesi cho lui ed è uno buono uomo per quello dicie Basciano. Richordavi della chasa mia, i questa Quaresima di falla achonciare e se no vi grava d'andare isino là suso, sì che voi faciate cho maestri ch'io abia buono merchato e menatevi Ghoro. E quello paghate ne tenete i chonto da parte sì ch'io posa vedere quello chosterà. Idio vi ghuardi senpre. Tieri di Benci saluta di Melano, a dì 23 di febraio. Franciescho di Marcho da Prato, in Firenze. Propio.