Al nome di Dio, amen. A dì 23 di settenbre 1396. A dì 19 per da Pixa co lettera de' nostri vi mandamo l'utima e niuna vostra ò poi e ora non è a dire. Come vi disi in tutti dì rimettemo per voi a Vinegia a Zanobi di Tadeo per dì 6 d'ottobre in Gherardo Burlamachi lb. 30 di grossi per canbio di f. 309 dati qui a Ganino e Iacopo Michele e detto loro ne faccino vostra volontà. Ponete a conto de' cotoni, sono lb. 494 s. 8 inperiali, e resto vi rimettemo quando sarà tenpo e diròvelo. Ebi il fardello di seta da Vinegia e òllo messo in una nostra balla e mandato a Vingnone per Brigha con altre nostre robe, mercie e fustani, e co roba d'amici che sono da balle 39. E chon esse va Giovanni da Pessano che n'arà buona chura e andrano preste come che non passa Ginevra ma di là non si partirà che la roba sarà tutta mandata a Vingnone. E Stefanuollo da Strada manda co lle nostre da balle 40 sua e d'amici e co tutto va detto Giovani, conduchalo Idio. Quando altro ne sentirò, saprete. I cotoni arò lunidì che ogi sono arivati a la porta e poi atenderò a la fine d'essi per lo modo detto e aviseròvi che si farà. Delle scharlatte non s'è fatto altro: per solicitare non resta, farònne fine chome prima potrò. Le balle di Domenico ebi e di presente mandai via, a lui scrivo il bisongno. E a voi mando questo dì, per lo Scatiza di Bizino vetturale, 1 fardello di 6 peli di chamosscio segnato di nostro sengno. Quando l'avete il fate dare a Francescho e per altre ve ne dirò costo. Partì Ganino più dì è che ora dovrè 'serr a Vingnone, questi qui si stanno e niente chonprano. De' conti s'ànno a fare ricordo loro ma insino a qui niente viene a dire. Atendono a le vendemmie: qualche schusa pure si chonviene avere ma, che si sia, a questo modo non dè durare troppo se si dovesse fare a Vingnone ora che v'arà qualche cosa ma se potrò si faran qui. Né altro per questa vi dicho. Cristo vi guardi per Saràcci 1 a Domenico, date. Thommaso di ser Giovani in Milano, Francescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze.