Guido e io ricevemmo vostra lettera. Non vi s'è risposto prima, perchè non era bisogno. Dicemi Guido io vi risponda per lui, che esso ne farà quanto possibile gli fia che l'amico vostro ser Antonio da Nucea sia servito. Ben dice che già n'ha parlato; e truova grandi pescioni attorno per altri: e che esso Guido l'ha saputo un poco tardi, alla faccenda che ha dell'esser di Collegio. Io n'ho gravato alcuno amico; e ben truovo che Lapo Niccolini e altri priegano per lui. Ma il suono mi pare maggiore in altri; perchè alcuno de' Consoli, grandi uomini, si sono legati insieme a chieder di grazia a' compagni e agli Arroti si faranno, cioè tanti per ogni Convento, che l'amico lor sia servito: e nello elegger gli Arroti chiameranno pure i loro amici. Altri v'ha, che questo hanno per male. La zuffa fia grande. Il paglio arà uno; e spesse volte i barbareschi rimangono a drieto, vinti da cavagli lontani o non così famosi. E però non si restarà per lo vostro, come ch'è a me: lo sconcio di Guido gli nocerà troppo. Accomandovi a Dio, e me a voi. LAPUS vester. ult. aug..