Se le possessioni da Colonica che fa Marco e fratelli l'avete per fiorini V in VI lo staioro, tirate la fune, e fate il meglio potete. Penso il mercato io facea sia rotto, per certa cagione nata dalla parte di qua: nè s'è potuto seguitare. Fia per lo meglio, e guardivi Dio. Nofri d'Andrea non penso sia vivo sabato; in tanta istremità è venuto. Grande dolore e tracutanza fia la nostra, se stimeremo questo mondo più che vaglia. Assai vale se con quello, bene operando, acquistaremo eterno riposo: e nulla vale, altro che a male, se con quello saremo fatti fratelli de' dimoni; abbandonando nell'opere nostre Iddio sì buono sì savio e sì santo. Testè mi parto da' sospiri di Nofri, che non può tenere le lagrime; e gli occhi de' presenti non stanno asciutti. Vorrei aveste veduta la festa feciono due picchini mi sono tornati da balia, delle valigie mie piene della vostra carità. Promettovi che non per le cose vostre, ma per lo vostro affetto m'avete, voi mi siete una mezza vita. Iddio vi conservi a me e chi in Dio v'ama: che spesso mi sollicita il mio disiderio, di pregare che assai viviate, crescendo innanzi a Dio. - LAPO vostro. XVI giugno.