cho
Al nome di Dio, a dì iiij di
Abianvi scritto a questi dì pasati quanto è suto di bisongnio; e ll'utima fu a dì 25 del
passato, per lla via di mare, per lla
dì iiij di
Rimangniamo avisati che avete auto i cholori
e ssì de' che tutto sia chon Dio.
E per detta chagione, dite, avete ordinato a cha e sì a che ssieno
forniti alquanti
dite avere avisati che mettendosi charichino e a nnoi
saranno mandati; dove che nno si mettesse saggio per qui, dite, faranno chapo a
E di là avete ancho ordinato ci sieno mandati: che tutto sia alla buonora e chon salvamento.
E quando auti gli aremo, seghuiremo quanto ne direte e ssì provederemo a
chome se per nnoi tutto fosse: quanto seghuite di tutto noi avisate.
E rimangniamo avisati avete chostì xxx cho e a
llui, dite, avete iscritto, vi parre qui gli avesse a mandare e sechondo da llui arete, dite
seghuire: che sia alla buonora! Se lli ci mandarete, di tutto seghuiremo vostra
chonmessione.
Per ll'ultima nostra vi diciemmo i nostri di
chostì, chome a lloro iscriveste faciessono. E ssì per lla vostra ancho rimangniamo avisati
di tutto e chome chostì è mal fornito di
noi a
d'chon gran
chon Dio. Avendone noi mestiero di là si chiederanno più tosto chome dite.
Di chostì à chome l'avete per
men che tutto abiàn visto; chome si mantiene
ciene avisate e quello isperate chostì faccia, dateciene il migliore aviso potete.
chosì abiàn visto si può ragionare del
chotinovo perché questo, dite, è ssuo chondo
chostì ne venisse, che vi diciamo no ci sarebbe chostì al
però si rimarrà. Fassi per questi lo tolghono per
Sopracciò no chal più dire.
chostì, e dite ànno
e nno ve ne sono, nè sentite sia per venirnne, per modo, sentendo altro, n'avisate. A
chomprare: chosì a nnoi pare chome dite, perché ve ne sono
pure venuti alquanti.
Di chostì e chome no ve n'è,
che vi diciamo no ci è
sarete avisati: chapitandoci
chostì nonn è di niuna ragione: esendovene,
Sacciene male che nno ve ne sia, per lle nostre vi si sono chieste
E chostì e che
n'è assai: che tutto sia chon Dio. E ssì chanella, dite, nonn è chostì della fine: sendovene
suta, arenvene chiesta uno pocho qualche ij che nno ve n'è, rimanghasi; e
chome dite, da chose e lla
chagione abiàn vista.
Lo scrivere ispesso, dite, farete più non avete fatto per llo passato, e il simile a voi si
farà. E ben sian cierti che voreste fosse chom più
E della terra chostì non esere chondizionata oggi chome voresti e simile ongni
chante, ci dispiacie assai sì per voi e perr ongni amicho che vi stà, che nno poson
seghuire le lor faciende. Iddio che può dirizzi tutto e mettali in pacie.
Rimangniamo avisati della chostì, che ssi dovia mettere per
10 del passato: da voi atendiamo sentire quello dipoi era seghuito. E ssì dite, potendo
noi avere charichare in su detta
chostì, 10 in 15 che vi diciamo qui
nonn è, ed ècciene gran chamento e però nonn è da farnne chonto.
La che di chostì si trae, dite, à di spesa chondo la
ch'è; di cha. Or tutto sia chon Dio.
chordianvi se venite a mandare
Charchasciona più che d'altre ragioni, perché oggi ci ànno bonisima chondizione più
che altro Charchasciona,
che sieno ben
chon buon cholori.
De dì 5. Volgi.
Iscritto insino a qui e questa è chopia d'una mandatavi ieri. Dipoi no ci è vostra e di
nuovo no ci è altro vi s'abia a dire.
Qui s'è fatto festa da dì 30 del passato insino a qui e insino a
farà festa. Rimasono i chome per lli chanbi vedrete.
Per chostà,
Nè altro vi s'è a dire. Cristo vi ghuardi.
cho di Marcho
1398 Da
Risposto a dì viij di