Recevei dove vostre letere, l'una a dì 2 de
no bissogna tropo respondere. Ò veduto de la sanità vostra, de che me ne
piiho grande piaxere. A lo fato de
a voi ò scripto, fa monto male, perchè no v'ò scripto cosa che de nuovo no
scripvesse. A la parte che voi dite, che v'ò scripto alcunne materie se vorebono
piutosto dire a boca, confesso esser verità, quando l'uno a l'autro se può
parlare, e Idio sa quando di là mai torni. A l'amico mio, videlicet a
nuovo li scripvo. No so se atenderà a mio consiiho o no. No voiho perdere il
mio: suficia abiano goduto, et cet
mente che voi apriate sua letera et vediate quelo che a lui scripvo. Questo
dico, perchè voi sereste avisato che dirgi, se a voi venisse.
parte de
lui apartegnevano a potere avere no se n'era a dare noma doi, sono stati dati
ad autri, perchè se sono trovati più forti davanti coloro li quali li àno auti a
dare; e niente di meno a lo dicto
no l'à potuta otinere perchè no era
potuto otinere, Idio lodato. Io spero de andare per
in uno luogo
a fare de
belo e buono et honorevile
mena con seigo iudixe de raxone. Non è ancora fato la lecione: farasse in
queste
guarda quar jorno a partirse per venire, e
se ne sono inpaihati. Se fato verae, sta bene, et se no, ancora sta bene:
viveremo fino a la morte. Il luogo à nome Diano: è belo luogo e deletevile et
buono vivere.
A le nostre cosse di qua, noi stiamo tuti bene e in reposso, Idio lodato e per la
bontade de lo magnifico nostro
fato de lo
A lo fato de la moria, parme in tuto sia cessata. Idio la confermi. Autro no
abiamo per lo presente a dire. Se
fratelo e òlo trato de catività, venisse a voi, ditegi quelo che a voi pare, e sono
contento legiate la sua letera, la quale con questa vi mando, per vostra
informacione.
Per