Iersera n'ebi una tua, e gli
fanculle, la
a la lettera chome che male s'intenda. Chostì non poso esere insino a
Di nonn avere vicitato la donna di
fosse fatto. Dicemi
sarà da fare.
De'
rechò
Di
o domane, per modo m'intenderanno; e s'io non avesi a rispondere a
la lettera, te la manderei chostà, a ciò la mostrase a
chosì il
può istare a fidanza chome che non ci fóse, e' nonn à il chapo fermo a
nulla, e certo, se non muta modo, e' non sarà mai
dispiacere, a
scriverò per ischusa di me. Sarà buono, voi e 'l
sì che e' non si dia a 'tendere d'esere riccho". Del
cche m'ai chiesto, non so qual s'è: dillo a
manderò di presente. Perché
Idio ti ghuardi.
per
Monna