Per
t'ò risposto per no'
che ora sène in su le faciende e ài pena assai: sarà tutto per nostro
bene, piacia a Dio che chosì sia.
Per
sì tti mando due
mandai
fatto fare pocho; òne meso inn ordine che n'arai
verà chostà.
Dine da mia parte a la
chome fosono per lei.
Mandoti la
e parmi ch'abi fatto molto bene; a questi punti no' si può
erare a provedere e' suoi pari e gli altri che posono quanto lui:
no' ci è rimaso migliore
crepatura che no' saldi, pertanto si voglio ghuardare e spendere
a questi punti, ché se no' fosono questi chasi, aremo bisognio
di molto pocho. I' òne isperanza i' Dio che questo fatto cie ne
farà tropo più avanzare che no' ci sene ispenderà: perciò ti priegho che
te ne dia meno manichonia che puoti, e rifidati nella buona ragione
che ttu ài; se ttu fosi inn un altro luogho viverene cho' più
manichonia che io no' fone, ché, sechondo el detto di
ti fano tanto ch'òne paura che no' ti avezino a sì fatto modo ch'io
ne sapi loro male grado.
Per questa no' ti dicho più, per altra ti dirò più largho; ma,
che abiamo buone novele, piaccia a Dio che chosì sia.
aveva chiesto
io gli risposi la verità, chome noi avamo auti due
e non era né chiara né in punto da bere, la chagone era
per questa tribulazione che ttu ai auta. (volgi)
Non era fatto quella choncia che si dovea; parve a me di
farne
si fecie; e poscia parve a
uno
me, perché no' mi pareva buono; volevo ch'egli
no' volea; mandoci
modo:
fecine inpiere loro due
che, se piaciese a lui e a
e mandasono quanto a loro fose di bisognio; e più gli dise
che gli diciese che se ci avese fatto avisare di questo
da
èmi detto ch'era molto bene servito: no' si può erare e stare bene
chon ogni persona.
Ieri avemo una lettera da
che cci mandò
uno
detta lettera, e quella de la
Idio ti ghuardi senpre.
per la
1393 Da
Risposto dì 24.