Di poi che tt'avemo fatto sentire chome 3 de'
sono venuti qui, me n'a
di queste chose, dise ch'era istato istamani cho' gli
e che gli trovava molti inpauriti e ch'egli dubitava che d'eglino
no' fosono aviliti. Disemi,
una buona parte e uno se n'era levato e risposto a questo modo:
"Che male pareva loro fare a diservire
pareva loro arecharsi a nodia sì fatte
che vedeano senpre sarebono nimici di questo
mostra
che tenesono niuna parte chontro a te, ché questo erano
tenuti di fare e che toglieva a sostenere che questo no' ne poteva
mai venire loro danno né verghognia e, se questo no' faciesono,
che no' farebono giustizia. Disemi che di questi
molti pochi ch'avesono de' naturale, se none
e
a l'a
in su la
intendeva di salire in quello
perch'era una schoncia chosa e che s'era ritrovato più volte,
dove per questo
vile che cci sono, era loro senpre
a uno nostro
mandai per
ch'era stata senpre tra te e quegli di
piaciere di rachordare a
che ttu ài i' lui e ne' suoi
quanto avea adoperato ne' fatti di
piaciere ogi di drimostra
in su gli amici di
gli vede in
preghava di questa facienda. Di poi sono istati in su la
àno detto le più schoncie chose che mai fosono tanto e da questo
Funo chiamati quatro, poscia che fu fatto il
sono cho' gli
e
àno riceuto da questo fatto. (volgi)
Sòvisi rimesi bene 4 volte e detto che no' ne teneano quela
per risposta; sòvi stati più di 5 ore e pare che niuna buona
risposta àno auto da loro: ragona che pasano per questa via, ché
pare che schopino. Per fretta no' dicho più; per lettera ti manda
La
per la
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