Al nome di Dio. A dì 11 d'otobre 1393.
Franciescho e Andrea, Giovanni di Domenicho di Chanbio salute di Milano. Di
poi mi partì di Vignone pe non esere di bisogno né da voi non ò auto nuna sì che
pe questa v'ò pocho a dire. Ma solo vi fo questa peché siate avisato chom'io
sono quine gunte in chasa di Baciano da Pescina e sono venuto pe fornire
alquate mercie pe nostri di Vignone chome da loro ne sate avisati a bastanza.
Peché abiamo bisogno di danari pe fornire queste mercie vi manderemo a paghare
questo dì chom'è achostumato Basiano da Pesina e io faciendovi tuta volta 1
letera di mia mano: paghate e danari vi traremo e Baciano vi farà la letera de
chanbio sì che siatene avisati. Manderemo a paghare f. 200 o treciento pe volta
e no pù sì che siatene avisati. Avisatemi quanti danari avete de' nostri di
Vignone però cie farà bisogno di qui a pochi dì asai sì che avisatemi pe la
prima.
Quando vi mando a paghare danari preghovi ne faciate 1 scritura pe modo si posa
vedere i danari vi trarà io, che no v'abia niuno dibato.
Paghate pe questa prima letera di paghamento a Ntonio' e Uberto Chavachanti
f. 300 di chamera pe chanbio di f. 306 auti quane da Boromei e Giovanni Boromei
sì che al tenpo ne fate bono paghamento e ponete a chonto de' nostri di
Vignione. Franciescho di Baciano à fato la letera di sua mano chosì faremo e
rimanete.
Chusa a dì 11 d'otobre.
per lo vostro Giovanni di Domenicho salute di Milano, propio.
Per Franciescho da Prato.
Franciescho di Marcho e Andrea di Bonano e chompagni,
in Gienova.