che viva; e bastivi: e dovete aver per bene aver preso amico,
benchè disutile, a cui dispiaccia il male appresso ch'a voi,
e tocchi a cui vuole: chè in questo ho io un poco della
ch'io non ho riguardo alla persona o
all'animo altrui. E poco dura in mia amistà uno cattivo: può
bene entrare in regola, ma e' non vi può durare. E già voi mi
diceste ch'al mondo non fu uomo suo pari a cui meglio voleste
ch'a
lor bontà, non vi sono amici.
spirito d'angiolo, ch'io conosca i cuori: ma bastivi che
l'amico vostro non usa più meco, e hollo
otto dì, che per le sue tracutate materie io ebbi parole con
lui; e fuggolo come 'l fistolo la croce: egli è uomo da
traboccare e da affogare chi si gli apiccasse alla cintola.
Non credo però averlo sì messo in
per via. Ma io pensava far bene.
Scrissivi di lettere aute da
l'arete aute, e per le dugento
terrete aver risposto col fatto. E così è vero.
A
per lo primo
rimando.
Volesse Iddio che conosceste me, che pur vi dolete io non
conosco voi; e volesse Iddio che sapeste ricidere, e mandare
a essecuzione gli ottimi pensieri, come avete l'ottimo animo.
Ma e' vi si ravvolgono troppo nel capo; ch'ancor vi dico io
da capo, voi volete tali e tante cose ch'e vostri faccino in
su ogni piccola cosa, che nullo ardisce a
facendo con buono animo, venisse lor fallato: e none gli ho
per da meno, poi che 'l tristo mondo pur corre così, E però
vi scrissi: Voglia Iddio che 'l vostro da
sappia, ec
queste cose io faccia per vostro onore e amore, e perchè
l'amico non mi truovi fraschieri di tante bontadi quante di
voi ho detto, voi fate peccato e porteretene pena. Salutate
morire è non più vivere. E per amor di Dio e per salvezza
dell'anima vostra (chè tutte l'altre cose sono fummo, vento e
favole) vi priego d'ogni cosa vi diate pace, e ponetevi ogni
ora in cuore non adirarvi. E verrà tosto
levate dinanzi dagli occhi; che noi non aremo altro dolore nè
altro fuoco, che non aver questa verità conosciuta. -