belle viti, intorniata d'
non sia bella
lettere mi siano testimoni, che nella giunta di
v'avea nell'animo; e andando per
scrivea, e voleavi ricordare i grandissimi danni vostri e i
miei; e com'io vedea la scure a' piedi, che tagliar dovea e
troncare tutti i sogni e tutte le favole in che altre
s'avvolge. E diceva io: che è a dire, che questo uomo sia
stato nove
none come arebbe a dimorare a
e avesse andare a
corpo; le ricchezze e gli stati cognosce che sono nulla,
perchè s'hanno a lasciare! uomo c'ha da Dio buona notizia di
queste cose transitorie, e con le parole sempre le sprezza e
annulla! uomo d'etade d'
di meno dieci, per ristorare l'opere vecchie, messo nel mezzo
al
avidità, con tanta forza di volontà, con tanto affanno e ira
e tribulazione, che non sapre' disegnallo con penna, ma tutto
con la mente ogni dì
potrebbe fare uno fuoco e una acqua viva che saglirebbe
insino a vita eterna! uomo che trent'
prestato Iddio tempo d'ordinare il modo del morire e
istribuire il suo
vostra che a voi piacere: e lo vostro trapassamento non
affliggerebbe i vostri amici, capitando voi bene; ma se
cadeste male, e io v'ami, mai non debbo esser contento. O
santo o buono
amico, che tutto 'l senno dell'uomo sta in cogliere in
avanzare in cognoscere il tempo e allogarlo bene! Per Dio,
attendete alle mie voglie; e io vi prometto che a me e vostri
ammonimenti non cadranno in tutto. Io gli veggio molto
volentieri; e più ora che mai, che per uno
or la notte, di santa Brisida, ch'è pochi
fa tutto giorno più miracoli che altro santo si ricordi; a
cui ogni dì e ogni notte si può dire parlava Cristo e
l'Agnolo, come si facea insieme san Piero e san Paolo. A
tempo vel serbo; se 'l
tesoro, non mi vi toglie.
per vostro amore, come per voi propio. La lettera vostra
leggerò a
sarà alla festa sua a
credo venir con lui; e anche di lui non sono certo. Cristo vi
tenga le mani in capo; e questa
Figliuolo, ve gli raccomandi. -