lettera un suo fatto, che lunga lettera gli par corta: de' fatti altrui, ogni
piccola par lunga. Questa è vera comunemente, per la poca carità che
vive in fra le genti. Non è però che a ogni cosa si vuole modo. La vostra
lettera d'
e amorevole, e parvemi piccola; poi rivedendola, di voi mi pesò della
tanta noia avete di tanto scrivere: bastavami in verità due versi. Or sia
in pace: chè lieto starò, se accorda; lieto, se non
qui bello
fa, fa come savio, acciò che noi preghiamo in
questo che e' ci ha l'amore, mi piaceva voi veniste con lui.
uomo,
ne consiglia. Iddio ve n'aiuti; che così penso.
starvi; che costà ha pur de' nostri isbanditi, e corretti e iscorretti, ec
che no gli piace la stanza per voi. Penso ne vedete più che niuno.
più là, ch'io ho preso partito; a bocca il vedrete. El mio fanciullo, che Dio
visita col male crudele, ha nome
fasce mi dava speranza più che gli altri. Ecco com'elle sono fatte! puro è
più ch'altre ch'io avesse, e solo s'allevò al petto della
per meglio dell'anima mia: e però n'ho ringraziato e ringrazio Iddio.
Per la prima manderò a dire quello pensarò sia suo e mio e vostro
onore, a
dieci, il metteva qui in buono stato: è paruto altrui un poco antico; chè
ce 'l fe' venire: parmi si sia colato in sulla
rimandi nella sua grazia. Penso però non ci sarete prima che i caldi non
ne siano iti.