di vostri fatti. Egli s'è operato assai lietamente per voi alla
insino con andare a tutto l'
della terra pe' fatti vostri. E in fine venimmo al vostro tornare, cioè al
modo; perchè costà sono degli spiacevoli, e' tempi sono rei, e' cammini
non buoni, e le genti piggiori. E diceva egli, che se non fosse la donna,
che pur v'è gravezza a condurla, che e' pensa areste presi molti modi a
tornar salvo; come s'è venire con
di costà; o per un'altra via: cioè, che un dì per tempo, che nullo del
mondo sapesse vostra andata, essere fuora alla porta, e mai non ristare
che fosse in nostro
avere sinistro, quando il compagno è isprovveduto. Ora, in fine, gli piace
il modo v'ho scritto; che a
da dieci
aria: e io arò qua da'
e sì in punto, che ne sarete contento. Or voi siete savio. Ben vorrei
potere esser rondina, e
cavassono la malinconia del capo, poi non me la può cavare la buona
conscienzia che non ci è.
Arete udito di XV
una
generale, voi fosse
l'amico mio, dopo 'l fatto, non n'ho voluto sapere; perchè dove non
acquisto nè per anima nè per corpo, non vorrei alcuno mio amico si
disonestasse. Se ho a far nulla, dite: e se sapete se
troppo. Sono ora al
non veggio lume: indovinate. -