dolce; chè n'hoe assai. Del nuovo arò diletto, per vostra
consolazione. Ma da questa volta innanzi, di tali maniere non mi
trovarete più ubbidiente; chè triemo dentro, che d'amico io diventi
uno operaiuolo di piazza; chè non fe' mai parola, che non abbiate
in doppio meritata.
sapete la forza dell'amistà vera. La mia con voi non può più
durare, se non si ferma con patti di mai non darmi nulla insino che
siamo morti. E s'io sarò amico di quella vena ch'io dico, chiederò
sanza paura, ovunche il bisogno verrà. Ricordovi sono uomo atto a
turbarmi, s'io non sarò di questa onestade servito.