andrei, fune cagione quel mio
nacque in
d'uno
notte mi volevate. Se è cosa di bisogno, avete de'
presto e sano, lodato Iddio. Non posso fare non mi dolga con voi
solo; e la doglienza dura tanto quanto io peno a dirvelo, e dipoi è
cessata di presente. Questo è, che a tutto 'l mondo fate bene: e di
far bene a voi solo, avete cura credo assai, o debbo credere; ma
non tanta, che ancor maggior non si potesse avere. E io sono
quegli che più ci 'ncappo. Dicol pertanto, che quella bella posta
rimpetto a me si vuole
morendo, v'è il modo a fare uno
volesse. E a me e miei
d'avventura v'entarrà persona grande o superba, che non ne
viverò contento.
Ben so l'animo vostro antico, di non
animi spesso in meglio. E massimamente ora, che 'l mondo è
rivolto a non far più
s'attendesse, farei vista far per me; e credo ne sarei
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penso
e terra ferma, e non andrebbono più per mare. E a me dareste
consolazione. Ma sopra l'anima mia vi conchiudo e dico, che in ciò
la vostra consolazione fia la mia. Basta a me, a dire puramente
all'amico l'animo mio. E se
fanno festa, se lo fate per amor dell'anima vostra, dite al pecoraio
che ritorni a sonare la sua sampogna antica. Cristo ci allumini.
Vo a spasso testè a
ogni bene, in compagnia ogni male.