Al nome di Dio, a dì v di
magio 1394.
Io no t'ò iscritto a questi dì per noe vedere che sia istato di grande
bisongno e per altre chagioni, le quali non bisongnano dire: quando a
Dio piacerà sarò fuori di tante malinchonie. Che di tutto sia lodato
Idio senpre.
L'utima auta da tte ricevetti a dì 3, fatta detto dì: rispondo apresso.
Della venuta di
Nanino, chome parve a
ser
Chimenti, fui chontento,
chome che pocho montava da poi che llo
sindacho o
anbasciadore
dovea venire.
Dello non mi avere iscritto per
Nanni da Santa Chiara perché nmi
atendevi il
sabato, no porta nulla: a me chonviene andare sechondo il
tenpo.
Dello
vino biancho non è altro a dire: dinmi chome questo
vino è
chosì
chanbiato, che bene dicho ch'io non so che nmi dire di questi
vini dello
Palcho. Dinmi se questo
vino è
chanbiato per none avere
tratto ongni dì o per altro, sechondo t'aranno detto chi ll'à sagiato; e
fanne chome ti pare di riuscirne, o di farllo bere alla
familgla. Bene
sarebe venuto male a punto se lla
malvagìa e
razese se ne fosse rienpiuto
chom'io avea detto.
Piacemi il
Podestà veccho fosse chostì in
chasa, e che tue gli
facessi quello onore potesti, que me n'à ringraziato questa mattina.
Manda, a l'auta di questa, a sapere da
Pagholo di Bertino se fue
paghato da lui di quella
tonnina che lgli mandarono i nostri di
Pisa, e
dira'mi che tti dirà.
Della
ciopa non mi churo si
tagli insino la
fodera sia fatta.
Ènmi istato detto che tue se'
guarita e che
Filipo è pegiorato: vedi
di fargli fare quello buono si puote. Che di tutto sia loda
to Idio.
Di questi mei fatti chollo
Ghonfalone nulla si fa nè farà per mio
aviso; non volglono, questi dello
estimo, ch'io sia rubato a questo
modo e noe volglono fare tortto a questo
Chomune, nè a quello di
Prato. In questa ora voe a parlare chon
Guido, e verò che nmi dirà. A
una tua lettera auta innanzi a questa non ti rispondo, che a boccha ne
parleremo: sono pa
ure delle tue. Idio ti facca chonoscimento di
tutto della verità; chosì il priegho ongni dì e ongni notte quando a
punto mi viene: altro rimedio non ci vegio. Idio ti guardi.
per
Francescho di Marcho da
Prato, in
Firenze.
Tutto quello bene e onore puoi fare alla
familgla di
ser
Lapo, ti
richordo. In questo dì àci mandato
some nove di perfetto
vino, che 7
some n'ò meso in
chasa
Niccholò, e due n'òe messo in
chasa sua:
tropo gli sono tenuto.
Chosta, ne luogho,
f
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chongno, ed è una
perfetta chosa. Non ti posso dire altro.
Dira'mi se una femina di qua è venuta chostà; è d'ettà d'
anni 50, è
quella di monna
Niccholosa. Ònne per le mani due o tre: a boccha ne
parleremo.
Mandoti, per
Nanni da Santa Chiara,
½ libra di buone
ispezi
dolci.
Monna
Margherita, donna di
Francescho di Marcho, in
Prato.
1394 Da
Firenze, a dì 5 di
magio.