Al nome di Dio, amen. A dì XXIIII di
magio 1397.
Questa mattina avemo lettere vostre: lettere sopra a' fatti della
chavalla, sì che pensavamo mandarla domattina; ella non pare be'
llavata, non di meno chostoro ferono quanto disse loro il
manischalcho:
fatela vedere bene chostà, però che 'l
manischalcho non n' à anchora
fatti i
feri e
Marchetto dice ella bisognia chostà subitamente, sì che
fatela provedere di tutto.
Questa mattina vi scrivemo per
Meo,
nipote di
ser
Schiatta,
quanto ci parve di bisognio, sopra a una
pegnioratura v'è stata fatta
per gli
uficiali de'
chontratti; se non lle avessi aute, fate d'averlle.
Altro per ora non ci à da dire. Cristo vi guardi.
per lla vostra
Margherita, salute.
Francescho di Marcho in
Firenze, propio.
1397 Da
Prato, a dì 25 di
magio.