Al nome di Dio, amen. Fatta a dì 5 di
magio 1384.
Da
Vingnone da
Matteio arai settito chone insino a dì 20 d'
apille parti' di là
per qui venire e qui credo istare da 1 1
/2
mese per fornire quello ci macha
nella
bottegha.
Se qui poso fare chosa ti sia in paciere avisamene e faròlio volentieri o per te
o per tuoi amici tanto qui istoe. No soe potròe venire insino a
Firenze innazi
torni a
Vignone, ò grande vogla di venivi per eserere chon
Franciescho.
Avisa a
Prato a
Franciescho che qui sono bene ch'a lui iscriverò subito per la
via da
Firenze.
Questo dì iscrivo a
Gienova a
Bogiani Pucci e
Bruno di Franciescho che
paghino quegli
danari manderò loro a
paghare o io o
Basciano. Fa' tu, e subito
avisaglene bene che credo da
Vignone ne sono avisati quato fa bisogno.
Ragionado ieri chon
Basciano mi parlò di fatti vostri e duosi forte di voi del
fatto delle
lane
baratasti a
fustani e dicie ne perde da
f
. 200. E la metà di
quella
lana era chosì grosa e pegio gli sae avendo fatto in malle e volello
matenere, di questo gli grava forte.
A te
Istoldo dicho a fidanza questo no sarebe in modi a volere fare asai e fare
fatti altrui pero mi dicie
Basciano alsì
Damiano si duolle di voi, provedi per
lo na
nzi.
Basciano ti priegha soleci di
vendere i suoi
pani e di tutto l'avisate.
Altro per ora no ti dicho. Idio ti ghuardi senpre.
Tieri di Benci saluta di
Melano.
Istoldo di Lorenzo,
in
Pisa.