Al nome di Dio, amen. Fatta a dì 18 di
magio 1384.
Ne' dì pasati vi scrissi per lo chamino di di
Gienova e ieri a dì 17 vi scrissi
per la via di
Pisa sì che per questa vi dirò breve tanto da voi abi lettera.
Fovi questa perché di qui parte uno
fante a diritura, aretela tosto.
Qui ò dato ordine a fornire quello perché sono venuto e sino a dì 12 di questo
mandai a
Vignone 10
balle d'
armi e
mercie e questi tre dì ne metteremo a chamino
da otto o 10 sì che per di qui a mezo
giugno arò fatto la magiore parte di
quello ò a fare.
Fate vostro
chonto che qui no potevo venire i miglore tenporale per fornire
quello ci mancha i però che qui no si fa nulla ed èci grande
charestia di
danari. Sì che qui è grande
merchato d'
arnese in meno di
magla e ieri ebi
chotte
a
boza per
f
. 18 e a meza
boza per
f
. 10 1
/2
chamagli a
boza per
lb
. 7 in otto.
Ragionate
chotte a
boza le più belle
f
. 20
/18 e a meza
f
. 11. Questo vi dicho
perché a me parebe oltre a chiesto di fornire da
fiorini mille di
magla i però
che no poe più chalare si sia e se nulla si faciese sarebe da fane grande prò.
No di meno a
Vignone n'ò avisato e sanza
Bonisegna no farò nulla e da lui
n'atendo risposta.
Se avete bisogno di qui di nulla me n'avisate. A me parebe ora ch'è buono
merchato di
chotte ch'io ve ne mandasi due per
chasa vostra una per voi e una
per uno
chonpagno. Dite per la prima se llo volete e di che modo e se altro di
qui volete e tosto me n'avisate.
Qui ò portati i
chonti da
Basciano a noi bene che tutti no gli portai n'ebe
Bonisegna agio di levagli tutti. Atendogli e poi qui si
sa
lderà i
chonto
chon
Basciano e di tutto v'aviserò a punto.
A noi fae bisogno per lo na
nzi di venire qui d'otto
mesi una volta per
fornire molte chosette ci manchono minute perché a noi fae bisogno solecitare la
bottegha più che mai perché dovete sapere
Arighuollo Ventre à fatto una
botegha e simille uno altro melanese nella
chasa di madona, bene che questa è
chosa da niete sì che a noi chonviene esere soleciti e prrovedere a molte chose
no si soleva.
Qui ò trovato uno giovanetto per lavorare di
magla. Per anchora no l'ò
tolto: quando n'and
rò ne llo menerò o prima potrà esere, di tutto v'aviserò
sì che, se Dio ci presta vita, a noi no fae bisogno esere invidiosi di niuno.
Basciano m'à detto che voi vi volete
abochare cho lui ed egli à vogla d'esere
chon voi: da voi atende risposta dove volete esere e subito vi sarà. Ed io i
simille arei grande piaciere d'esere uno pocho chon voi innazi tornasi a
Vignone
per due chagioni: l'una per ragionare chon voi di più chose, l'altra pe
achonciare i fatti nostri di
Vignone che sapete vi partisti subito sanza
ordinagli chome si debe sì che piaciere arei d'esere chostì o dove vi venisi a
'bochare cho
Basciano.
No di meno non vorei però per venire chostì cha la
botegha fosse
danno d'uno
danaro però a me sarebe dispaciere ma chome dicho, s'a pinto venise di venire
chon
Basciano dove sarete o venire chostì sanza
danno di
botegha, farei
volentieri e pertanto da
Vignone sentirò le faciende vi sarano e voi i
ntanto
m'aviserete quello ve ne pare. No di meno mai no paserò la vostra volontà di
quello vorete.
Per questa no vi dicho altro per ora, da voi atendo lettera e poi v'aviserò a dì
a dì quello farò. Idio vi ghuardi senpre.
Tieri di Benci saluta di
Melano.
Franciescho di Marcho Datini,
in
Firenze.