Al nome di Dio, amen. A dì 29 di
novenbre 1394.
A questi dì v'ò scritto per la via di
Vinegia e da
Pisa e a drittura v'ò scritto
quant'è suto di bisongno, aute l'arete, rispondete. Niuna vostra ò poi e ora c'è
pocho a dire.
Arete auto il
fardelo di
peli 51 vi mandai più dì è e detto chome ve ne
tenete servito che chredo bene. E 'l
chonto d'esse sarà in questa coè di
peli 50
che
montano
lb
. 42
s
. 13
d
. 3
inperiali e tanto n'ò posto a
chonto de' vostri di
Vingnone.
In detto
fardelo s'è 2
paia di
ghuanti che no ve li
chontonto niente però
Giovani di Domenicho mi dicie li avete detto a bocha che nne facci fare 4
paia, 2 da
chavalchare e 2 da portare per la terra, queste 2
paia saranno più
beli che chotesti. E detti porterà
Giovanni e a lui mi farò rendere i
danari che
chosteranno tutte 4
paia e diròlovi sì che a lui li potrete poi rendere.
Chol nome di Dio, a dì 25 chomincamo a
rischontrare i nostri
chonti chon questi
e sianci chomincati da le
mercie e insino a qui trobiammo assai bene. E apresso
di questo chomincereno a'
fustani e a vostri propi e a chomune e a tutto
provederò bene che areno nostro
diritto ed elino i loro.
Arete messo in punto i
chonti di
Pisa se nno fatelo e mandateli a cciò che si
possino
achoncare, poi ci sono, e che non ci s'abia a tornare più su e mia possa
farò che abino fine il pù tosto si potrà.
I nostri di
Vingnone ànno chomincato a ricevere de le
mercie e dichono stanno
bene, grazia a Dio, tosto saranno forniti.
Perch'io ò a scrivere a
Vingnone e a
Gienova no vi dicho altro e poi siano sopra
i
chonti, faròlo per altra. Cristo vi ghuardi per
Tommaso vostro di
Milano vi si rachomanda.
Francescho di Marcho, in
Firenze. Per la via di
Vinegia.