Al nome di Dio, amen. A dì 31 di
luglio 1395.
L'utima vi scrissi a dì 24 cho lettera di
Manno e con essa
una a
Barzalona, arete auta e fato dovere, e niuna vostra ò
poi e ora dirò poco.
Mandavi a
pagare per prima e seconda lettera in
Guido di Domenicho f
. 150 per 154 1
/2 da'
Boromei:
pagate e ponete a
conto de' nostri di
Vingnone.
E
resto v'ànno
rimesso per me
rimettete qui come detto v'ò e
sanza indugio che nn'ò bisongno e simile s'altri
danari vi
rimetteranno apresso.
I
Serigho
ne dichono quando avete i
f
. 350
rimettete loro
chol più
utile potete.
Conto di
vernice sarà in questa: provedetelo e
aconcatelo a
conto. E
danari ò auti e voi mi restate a dare, per le spese
di
lane, da
lb
. 25 sì che di
contanti ò pocho di vostro.
I' ò
venduto insino a dì 28
saccha 3 di vostra
lana a
lb
. 15
s
. 15
inperiali cento, l'altre 3 finirò chome prima aren
chonpratore e aviseròvene. E
danari di questa aremo in questi
dì e auti ve li
rimetterò cho gl'altri di sopra. E non
ritenete de'
rimessi da
Vingnone per questa chagone che non
s'abi poi a dire di
chanbi, auti i vostri li
rimetterò.
Il
zafferano è gunto a
Vinega, grazia a Dio, per anchora
niente aveano fatto.
Chanbi per costà 3 in 1
/4,
Vinega 4 1
/2,
Pisa 2 per cento
pegio,
Parigi 1 1
/2 in 2 per cento meglo,
Brugia
s
. 31.4.
Né altro vi dicho per ora. Cristo vi ghuardi per
Tomaso di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno,
in
Gienova.