Al nome di Dio, amen. Dì 26 di
magio 1396.
L'utima vi mandai dì 16 per da
Pixa co lettera de' nostri, arete aute. Poi n'ò 3
vostre e l'utima de 14 e quanto per tutte dite ò inteso, rispondo.
Mandato v'ò per detta lettera le
partite da voi a me
salde, provedetele e
aconcatele come bisongna.
Questo dì ò aute le 2
scharlatte e per anchora non sono mostrate per non eserr
tenpo. Faròlo come prima si potrà e diròvi chome si potrà fare e vedrò
d'
avanzale il più si potrà.
E da
Vinegia ò da
Zanobi che di vostro mi manda 6
saccha di
cotoni che son
barattate a
lane: atendo da voi sopr'essi diciate quelo s'è a fare, esso non
dice di che ragone sieno. Qui stanno da
lb
. 12 1
/2 in 14 1
/2 secondo bontà, a 2
mesi.
Parendovi, e vedendo
vallernne di meglio di
barattare a
fustani di 2
candelieri
o di 3 fini, de la ragone mandate in
Catelongna, si potrà fare e facendolo
c'intenderemo e aremo a fare con buone persone che cc'atteranno quelo
promettono. Direte sopracciò, se fatto non fosse, e noi seguiremo secondo direte.
Non so se questi
cotoni manda
Zanobi saran più di 6
saccha che niente ne dice:
scrivono brieve, ma per la prima l'atendo più chiaro o da voi o da lui.
De la
roba mandata a
Genevra per quelo sentiamo vi gunse a dì 3, e la
guida pare
vada a
Parigi per chondure
roba in qua, ma non dovrè stare che di là o da
Vingnone non se ne abi di nuovo, che Dio l'abi chondotta a salvamento. Sentendo
altro vi dirò.
La
cotta per
Francescho coè per l'amico suo è fatta e porteròla o manderò se
stessi tropo a partire.
Anchora è, la
roba mandavamo a
Vigliana, a
Verceli e di là la moveremo in questi
dì noi e altri se piacerà a Dio.
A
Pisa mandai, come detto è, di
ragone di
Francesco propio 4
balle di
fustani e
qui n'ò in punto 3
balle: manderò pe primi
vetturali e aviserònne.
Fustani stanno qui a l'usato e di buoni non ci à.
Lane di
San Matteo lb
. 15
in
s
. 5 e poche o niente se ne
vende.
Sopra
penne di struzolo non dicho altro per questa: seguite come vi pare, qui
n'è in altri e dormono ora. Quele avevo di
Lorenzo Canpelli, perch'erano
belisime, dopo ò finite per
f
. 20 il cento e
danari a 1
/2
gungno. Se da mettere
no sia qui vi dirò per l'avenire.
Insino non è partita la
roba da
Verceli, e che mandi da
balle 10 tra
fustani e
mercie che ò in punto, non poso partire per eserr costà ma spero sarà presto ma
'nchora ci sono un pò rafermo per questi
cotoni atendo di vostro però ci voglio
eserr a lor venuta che, se potessi, no vore' lasciare a dietro niente. Saprete
come seguirà.
E
Guiccardo e
Francescho ànno auto alquna parola insieme e ora mi pare sieno
d'acordo e fanno loro ragoni: vedre
ne poi chome seguirà il venire in costà.
Fonne quelo si dè e quando costà sareno se ne potrà prendere partito di quelo
sarà da fare.
Farò sanz'altro dire per questa. A
Maiolicha scrivo a' nostri come detto avete.
Cristo vi ghuardi per
Tomaso di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.