Al nuome di Dio, amen. Fatta a dì 26 di
dicembre 1397.
È più dì che no scrisse per no essere stato di bisognio. Hora
v'avixo che azò da la
chompagnia da
Vignione che ànno
remetuti a
voy costà per mi
f
. 150 e che ve scrivano a voy che per lo primo
dì, pasato che sia
Natalle, che voy me
remetisti a mi, qua, quilli
f
. 150, sì che ve pregho che più tosto potite che li
remetisti qua
a
Giovani da Pesciano e cò no mancha.
Anchora scrivano che v'àno avixati che si io manda a voy a
pagare
f
. 100 che voy li
pagariti, sì che al prexente no mandarò a
pagare
nulla ma ve pregho che, quando avritti receuti quilli
f
. 100, che
simuli li
remetiati a mi qua.
I' ò dato lo
fardello di
Tomaxo a
Francescho Tantio che lo
manda a voy costà e cò i' ò fatto però che
mulatieri vanno più per
li mane a luy che no fano a me, però che usa lo chamino da
Genova
più che no fo io. Altro per questa no dicho. Idio vi ghuarda sempre.
Chambi per
Genova quisti
pexo 2 1
/2 per cento, per
Vinegia quisti
pexo 10 per cento.
Duchati
s
. 33
d
. 2,
fiorini e
ginovini
s
. 33
d
.
10.
Cotono
lb
. 21 a
dinari. Crezo che
Stefanino Morigia sia
costà: si altri no se partisse davante luy, ve pregho che me li
mandati per lo ditto e cò no mancha.
Giovani da Pesciano, saluti da
Millano.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno chompagni,
in
Gienova. Propio.