Ieri scrissi a
Francesco, entrovi una
cedola d'una
ambasciata mi fosse
fatta a uno mio vicino in
villa, la quale ora non bisogna; ma solo si mandi a
casa questa
ronzina, e al vicino mio questa
ambasciata (il quale ha nome
Farillera), cioè:
Ser
Lapo ti prega, quando rechi que'
saggi, gli rechi una
soma
di
vermiglio della
botte iscema, il quale gli manca; e 'l
farsetto mio, che è
nel
forziere; e quel
paniere de'
raveruschi. Di ciò ti prego,
Guido; e che
Francesco non n'abbia noia. Se la mandi a
nona,
Farillera sarà a
casa, e udirà
l'
ambasciata; o fia nel campo. Cristo ti guardi. -
SER
LAPO. XIII d'
ottobre.