A Manno degli Agli, in
Firenze o dove fosse.
1398, da Scio a dì 29 di
marzo.
Al nome di Dio, a dì 12 di
novenbre
'397.
Io non t'ò scritto a dì passati delle parti di qua per non esere suto di bisongnio. I' ò auto in
Allesandra fortuna assai e grande brigha da l'
almiraglio del
Soldano, perchè Gienovesi e
Viniziani, no' tutti, ma alchuni, pare raportasono per farci male e dissono noi esere
corsali e
male genti a lui per rubare. S'apichò alle parole e volea il nostro avere e lle persone per
schiavi
del
Soldano. E in efetto ci spaciamo chon grande pena e faticha e con grande spesa. Non ti
dicho tutto chè troppo sarebe lungho a scrivere, ma puoi conprendere al grande pericholo
ch'eglino ci missono dentro. Iddio lodato sia e loro paghi del loro malfatto. La faticha di questo
viaggio sarà grande e chon pocho utile. Iddio inn altro ci ristori e chonducasi salvi.
Io fu' a
Rodi e parllai cho'
Nicolò Lanfranchi del fatto tuo e mi disse ne facea tutta sua posanza
e che uno ch'era in
Famagosta, che avea auto a fare di questi fatti, gli avea promesso mandare
ongni
conto, e, come l'avesse, ne sapresti tutto. Ciò n'era. E bene vero ne disse avea alquanti
danari, cioè da
danari 60 in 70, e, se avesse auto da tte di darlimi, te gli arebe per noi
mandati, che ll'arè auto caro per tuo amore, che tte gli arè
investito inn alchuna cosa di che
aresti auto utile. Tutto per llo meglio sarà. Altro no' me ne disse.
Cristofano ne diede a
Maiolicha 4
panni fiorentini per
venderlli in
Allesandra. Quando gli
spacciava alla
doghana l'
almiraglio gli volle vedere e videli e gli
conperò per quello a llui
piaque, e disse di giorno in giorno darà
danari, e ongni giorno andava a domandarlli e mai no'
lli potè avere, e di poi seguì quello di sopra ti dico il perchè, mai no' li poté avere e credo tardi
s'aranno. Come che lasciai mio
prochuratore il
consolo d'Anchona a domandarlli ed gli è
persona buona e ne farà quello che a llui sarà possibile di fare. Credo diti
panni fosseno di
Lorenzo di Cresci, perch'erano
panni stagonati e stati a
Maiolicha grande tenpo. Digliene quello
ti pare.
Altro non dicho. Sono tuo. Christo ti guardi.
Io sono qui stato più dì fa per tenpi contrari, e come tenpo fosse andar a
Foglia Nuova a
charichar gli
alumi ch'io debo
charichare e di là andare a nostro
viaggio. Che Ddio salvi ci
chonducha. Se a
Maiolicha pongho ti scriverò di là.
per
Lucha del Biondo salute in a Scio.