+ Al nome di Dio, ame
n. Dì XXXI
gienaio 1385.
A dì
[***] di questo a via da
Gienova co· lett
ere di
bott
egha r
icevetti vostra
lett
era fa
tta a dì XX
dicenbre in
Pisa, e fu rispo
sta d'una mia, e qua
nto p
er
essa dite ò inteso e ap
resso r
ispondo.
Visto ò chome avisato sete qua
nto feci a
Barzalona e chome a voi è tutto a
grado. Sia con Dio! Ònne p
er lo co
nte
nto vostro gran piacere.
Che la
mula v'agradi ò gran piacere. Fatela bene ghovernare (e) fatela tenere ben
netta p
er lo modo scrittovi, (e) alzì
Tieri di boccha lo v'arà detto; e arete buo
n
s
ervigio (e) gran tempo. È giovene
bestia (e) di buon paese. Santo Antonio la vi
guardi!
Con chotesti
Soldani no
n avate ancho parlato. Saravi poi venuto a pu
nto (e)
arete pa
rlato (e) restato in qualche fermo co
n loro. Qua
nto a me, parre da fare.
Nie
ntemeno a voi va semp
re migliore co
nsiglio. Vada inanzi al mio! No
n vi
gravi dirlomi qua
nto a pu
nto vi viene.
Noi avemo lett
era da
Milan da
Tieri ieri, fa
tta a dì XXII in
Milano, e co
nta
chome da
Firenze partì a dì VI
gie
naio. Sarà stato con voi e dato ordine a molte
chose erano qui a fare insieme, le quali no
n chale iterare. Lui atendo qui p
er dare
a tutto buo
n co
npime
nto.
Del giovane tolto p
er qui p
er le
scritture ò inteso qua
nto dite - e chosì piacia
a Dio che sia! -, ché verame
nte Idio vi dà ve
nture in altre chose che in giovani.
O
r pure no
n si può altro. Richordovi è figliuolo di
chavaliere e richo. Qua
ndo ci
fia, vi dirò il termine. Facilo Idio salvo!
Simile l'alt
ro avete tolto che a
Pisa stava cho' vostri, mi pare sia
pare
nte di
s
er Martino, e parmi che 'l
s
er abia animo che esso facci altro mestiero che
questo. Qua
ndo qui fia e voi arete fatta spesa di badda, io vi richordo che e
guadagni so' oggi p
erduti, ché nessuno se ne trova e le spese vanno atorno e no
n
manchano. Ora egli è pur chosì. Tutto diciamo sia p
er lo megliore.
E· ragioname
nto di qui è fatto p
er dì p
rimo
gienaio, chome già sete avisato,
(e) ancho no
n è
saldo. Fate co
nto asai
robba (e) pochi
d
enari, e altro no
n si può.
Atendaremo al fare fine di molte chose vechie ci sono (e) tornare sulle chose vive. Sì
che p
er a tempo no
n aremo a fare troppo gra
ndi ragioname
nti, pure che
ve
ndita aparisse, aviamo asai
bacinetti di
ferro stazonati (e) chattivi, forse più di
120, (e) altri
arnesi di pi
astra,
cervelliere (e)
chorazze (e)
uzette. Che Idio ce ne
chavi co
n utile o co
n chapitale! Faronne mia possa, pure che chomi
ncio avesse
la chosa. Qua
ndo fia co
mpiuto e· rag
ionamento, sarete a pieno di tutto avisato.
Tanto vi dicho che fino altri vengha, vanno e fatti di
bott
egha p
er loro
pu
nto, cioè le
scritture, che no
n restano in iscrittelli, e potrassi
saldare in u
n
pu
nto ogni
co
nto n
ostro (e) altrui in un cholpo, e no
n charà andare
ricercha
ndo il vechio
testame
nto.
Le
scritture di vostri fatti p
rop
ri ed altri tiene
Buona
nseg
nia in un
libro
suso da parte a' fatti di
bott
egha, (e) asai co
n buona ordine. Se il giovane viene,
andarano p
er pu
nto e p
er modo. Di questo vivarete co
ntento (e) senza
pe
nsiero. E alzì, venuto, p
er Buona
nsegnia si darà co
mpime
nto a asomare
ogni vecchia
scrittura
p
erò arà agio e no
n arà ad atendare ad altro, e ancho arà aiuto,
se 'l vorrà. Dio piaccia che chosì sia!
Lo stratto no
n ò ancho fatto, né bene no
n mi lice fino che
Tieri ci sia p
erò
che, p
er pocho a fare ci sia, posso dire essar solo. Farollo chome
Tieri fia qui, e
mandarollovi, ma
? no
n abiàn bisognio di molte
mercie di chostì p
er pezza; e
anzi n'abiamo bisognio, arete lo stratto.
El
co
nto di
Checho alzì no
n potete avere fino il giovane ci sia, e che
Buona
nsegnia abia un pocho sviluppate più le chose necessarie. Qua
nto lui, dice
che, rechato ogni chosa al dovere, dovrà dare.
Neri di Buonsigniore è tornato a
Charpe
ntrasso, e p
er a
ndata, tra in un
ronzino e spese di chamino, gli
à p
restati
Tieri più di
f
. 32 ca
mera, dicendo ch'è
di vostra lice
nza; e se chosì è, sia co
n Dio! Abiamo ieri ma
ndato a
Charpe
ntrasso a chiedere e·
ronzino à menato, p
erò che
Tieri l'à
pag
hato, e dice
ch'esso p
romisse rendarlo a noi. E p
er a
ncho no
n è venuto il giovane co
n
ronzino. Faremo d'avere e·
ro
nzino; e auto, daremo modo a la resto
[sic] co
n
meno
danno si potrà. Fate co
nto à
debito da signiore, e no
n pe
nso che qua
nto
à
vaglia a buo
n d
enaio il
debito. Or qua
nto seguirà sap
rete.
Farò, venuto
Tieri, di vedere se modo nessuno c'è a
rischutare nessuno
d
enaio
vostro de' vecchi, almeno de' migliori.
Stoldo dà ordine a farsi p
resto a venuta di
Tieri essare a chamino p
er essare
chostì e dare ordine a' fatti di
Pisa; e poi, se vi parrà, tornare qui p
er istare II o III
anni chome co
nsigliarete. Adestacisi asai bene in trare delle chose di qui p
er
chostì, cioè
Gienova,
Pisa (e)
Firenze. E qua
nto a me, pare che benissimo ci
dovrebe fare, e con pocha spesa stare. Fate co
nto di questo paese si chavano asai
chose bonissime p
er chostà, chome
mele,
amelle,
pellame,
lane,
grana,
tele e molte
altre chose di che ogni huomo no
n è intendente. So' chose che, chi le
co
mp
era
sulla luogha al tempo si fanno, no
n può che farne benisimo. Esso con nie
nte ci à
già fatto di p
ro, e più no
n sare' la
p
erdita di
Domenicho, ché no
n si
p
erdaranno tutti; ma io vi dicho, p
erdendosi ben tutti, e ancho v'arà avenzo.
Pe
nso, avendo
co
nto di tutto ciò qui à fatto, penso più di
f
. 500 sarenno. Or esso
pe
nso ve n'à più a pu
nto avisato. Esso parte ogi di qui p
er andare a
Marsilia o
fino a
Ulivolas, p
erché là fa fornire fino a
botti C d'
oli p
er sé (e)
Francescho di ser Michele (e) el
Baroncino Anone.
P
erché tempo no
n mi lice in dirvi a chompime
nto, vi dirò brieve sop
ra e
fatti miei ò chostì a fare co
n le
rede o
asechutori di
Nofri di Puccio. Io ò fatto trare
il
testame
nto e òllo qui, e p
er lo p
rimo
fante altro l'arete, e con esso una
p
rochura che posiate domandare (e) finire ogni chosa doveami p
er detto
Nofri.
Esso richonoscie avere di mio 988
agnielline di macello d'
Arli e più a
l
. C 1
/1, cioè
cintale 1 (e) 1
/1
l
. di
stame filato, il quale è
ve
nduto buo
n dì à insieme chol suo in
Firenze a
f
. XXV cent
o, sico
ndo ebi di boccha d'
Antonio, qua
ndo qui era.
Simile à
vendute in
Firenze delle 988
agnine qualche 650 che deno essere
vendute
f
.
XX in XXII cent
o o più.
L'altre fino a 988 sono ancho a
Pisa nelle mani di
Matteo d'Antonio, che sono
IIII
.o
ballete pic
hole in che n'à da 320, e chosì à richonosciuto el detto
Nofri p
er
lo
testame
nto, el quale p
er lo p
rimo
fante, chome vi dicho, vi ma
ndarò, cho· la
prochura. Ma dite a
Matteo vi facci co
nsegniare le IIII
.o
balle sono a
Pisa, e fatele
venire a
Firenze, sì che un fine se ne facci, (e) che no
n p
erdano tempo, né
ve
nghino sulla
state. E a lui siate tenuto farglili buone fino che p
er lui e gli altri
essechutori sia chonosciuto che mie sieno. Devi essare in questo abile p
erò che,
essendo le chose in voi, ne son s
ichuri. Solo che una volta mi sia fatto
co
nto di
988, a me basta, tra le
ve
ndute e queste. Ora
Antonio Sanguigni vi dirà il
simile, ché n'è a pieno informato. Io vi p
regho p
er Dio vogliate qualche uno
de' vostri fadighi in questo sì che no
n sia p
erdente, p
erò che, no
n
avendo mia ragione, a me sare' forza venire a chonosciare chi torto mi facesse, ché
p
erdargli no
n voglio a mia possa.
Le dette chose furo
co
mp
erate p
er Bartalo Monachini (e) no
n p
er me, né
mai, essendo con voi no
n vi atesi. Egli è vero che, avendo uno mio amicho certi
d
enari, il co
nsegliai gli metese in
compagnia co
n Bartalo Monachini,
e dovendo
io venire di chostà, gli ebi in
acoma
nda da lui, e ogni
guadagnio dovia essare mio.
Bartalo à guidate queste chose e no
n io p
erò che esso à tutto
co
mp
erato (e)
ma
ndato; e se bisognio farà, verrà esso fino chostì a fare che io no
n sia
p
erdente. Ora el'è pur chosì. Faremo p
er lo 'nanzi il dovere e piglià
nci bene.
A
Mo
npulieri ò mandato p
er una
mina di
ceci, e subito saranno qui; (e) simile
vi
co
mp
erò C
ari
nghe (e) di
pesi verdi (e) ma
ndarolli p
er una delle
barche
charichano l'
olio di
Stoldo. Aretele p
reste il più
tosto si potrà. Avestelo detto a
migliore ora, e arestele auti a l'e
ntrata di
Quaresima.
Io no
n vi posso dire p
er fretta altro. P
er altra vi rispo
ndarò a la resta della
vostra (e) ma
ndarò il
testame
nto e
p
rochura. Che Idio vi ghuardi!
El vostro
Andrea di Bartalomeo vi si racoma
nda di
Vig
nio
ne.
[indirizzo:] Francescho di Marcho in
Pisa, p
ropio.
[mano non identificata; data di ricevimento:] 1385, da
Vigno
ne, dì 19 di
febraio.
R
isposto.