Al nome di Dio. A dì 30 d'
ottobre 1394.
Questa mattina òne auto per
Piero di mona Mellina una vostra
lettera, che dice che, chontando con
Piero di mona Mellina, trovate
iscritto che debe avere per cento cinquanta
mezane cioè: in dì 23
d'
ottobre, ciento venticinque e, in dì 24, venticinque; dice
Filipo
ch'egli vuole richordare che
Paglaio n'arechase 225
mezane, cioè
che fece tre volte chon due sue
asine e chon quela di
Nicholò di Piero
e arechorne 25 per volta; no' di meno voi ve ne potete chiarire
cho'
Paglaio se gl'è chom'io dicho e, in dì 24, n'arechò
Nannino
cho' l'
asina di
Schiata 25
mezane: in tutto sono 250.
Dice
Filipo che, da poi che voi vi partisti di chostà,
Meo Sacente
no' vi portò punto di
chalcina, anche dice che, a dì 20 d'
ottobre,
Filipo e 'l
fornaio andorno per uno
mogio di
chalcina e
portanolo cho' gl'
asini di
Schiata e chon quella di
Piero, ed eglino
la
spensono; quanto dice
Sacente d'averne arechato, egli no' ne
arechò di poi vi partisti.
Quanto mi scrivete per la lettera di
Filipo òne inteso: sopra
le
mezane trovate erato; prieghovi pognate mente in su'
fogli e
vedete se gl'è iscritto chome in su'
libro, ché certo mi pare abiamo
auto da lui dugento cinquanta
mezane; poso avere erato, chome
dite, e arei charo esere chostà per avere da voi quello ghastighamento
mi si viene, ché credo sarebe il mio meglo quanto ne ricevo
da voi; e chosìe pertanto vi priegho vi piaca perdonarmi questa volta,
e un'altra volta farò tanto chiaro la chosa che voi ve ne chontenterete.
Il
mogio del
chalcina che avemo, dite anchora non è iscritto;
molto me ne maraviglo. Se gl'è chosìe chome dite, bene vi dicho
avete ongni ragone i' darmi ghastighamento che avere si può; ma
voi sète grande perdonatore, chosì vi priegho perdoniate a me quanto
òne erato e per l'avenire farò meglio che per questa volta.
Fune ieri uno ch'à nome
Guaspare qui a me, e dice ch'io iscriva
chostà a
Nanni di Gusto quando e' vuole andare a
Vingnone, dice
ch'ène presto e dice se vuole che vengha chostà e posc
ia andarne
o vuole che l'aspeti qua e di qua andarne a
Vingnone: fategle dire
voi e dite quanto risponde e noi avisate.
Per
Nanni da Santa Chiara avemo ieri più chose ci mandasti,
salvo che noi non abiamo auto l'
agho da
chucire e più ogi abiamo
aute per
Nanni e per
Matterello più chose ci mandaste.
Altro no' dicho. Idio ti ghuardi.
per la
Margherita, i'
Firenze.
Franciescho di Marcho, in
Prato.
1394 Da
Firenze, dì 30 d'
ottobre.