Al nome di Dio. A dì XX di marzo 1396. La chagione di questa si è perché io no' tt'ò mandati i ceci, né lle fave, perché Arghomento n'ènne venuto istamane chostà, perché dice che quando e' tornò iersera se gli ghuastò una bestia, sì che però no' v'è venuto; ma dice che vi verà domatina, sì che, se tue vuoi nulla, ce ne avisa. Mandoti per lo Bodda veturale una zana chol manicho in che àe venti pani e venti cinque melarance e parechi maroni, sì che fa d'averlo, se no' l'ài auto. Altro per ora no' dicho. Idio ti ghuardi senpre. per la tua Margherita, in Prato, ti si rachomanda. Franciescho di Marcho da Prato, in Firenze, a la piaza Tornaquinci, 1396 Da Prato, a dì 21 di marzo. Risposto a dì detto.