Al nome di Dio, a dì xxviij di marzo 1399 A dì xxj di questo, vi scrivemo quanto bixognò e per exa v'avisamo de' danari avamo riscosso de' vostri panni, li quali per anchora non v'abiamo potuti rimettere per non eserci prenditori. Farèllo chome prima potremo e se di più n'aremo riscossi, e aviseremo. Il resto de' danari dobiamo avere per voi, solicitiamo quanto poxiamo: crediamo subito aremo la più parte e rimetteremo. Aviseremo di quanto seghuirà. Vene ieri la ghalea di Ghuasparre Cossa e abiamo auto una balla di panni ci mandono i vostri di Pixa, dove dichono eserre panni 7 di Valenza, e dichonci li finiamo per lo corxo e i danari rimettiamo a voi. E coxì provederemo di fare benché pocha speranza abiamo di poterne fare nulla perché ciaschuno è fornito di ciò li bixogniava in questa fiera di marzo paxata. Hora, inn efetto, noi ne faremo ciò potremo per finirli e aviseremo quando nulla ne seghuiremo. Nè più per questa. Siamo a' vostri servigi. Kanbi: per costà, 47 in 48; Gienova, lb. 7 s. 17, datori e piglatori a niuno pregio. Per Antonio e Doffo e conp., in Ghaeta Franciescho di Marcho e Stoldo di Lorenzo, in Firenze 1399 Da Ghaeta, a dì 24 d'aprile Risposto