Al nuome di Dio, ame. Fata dì 17
magio 1384.
Per freta di questo
fante vi iscriverò brieve. Da' vostri ò questo dì ricevuto
lettera:
dicono andaste al
Bangno con la dona e tornato a
Firenze dareste compimento a'
fati di mona
Lissa sanza fallo. Di che vi pregho quanto so e poso e sento che
misser
Istoldo è 'parechiato a ongni vostra richiesta e ogimay no rimane se none
per voy che siate certo, se uno simile chasso avesse io auto ne le mani di
vostro, cento volte l'arey trato a chapo. Ma voy sette sì richo e sì grasso che
di sì fatti amici chom'io no churate e no si vorebe al tuto posponere uno amico
sì tosto.
Voy avete le lettere di manno di
Lorenzo Dinozi e le
iscriture che fanno
chiaro ongni chossa e tosto ne sarete a chapo se vorete.
Tieri vostro gionse qui a dì 29 di
aprille sanno. E già abiamo mandato 10
balle
di
merce a
Mellano e di prexente ne poremo a chamino de l'altre e in migliore
stagione no poteva venire che non c'à
charestia se none di
danari.
Boninsengna molto tempo fa à deto di mandare ongni nostro
conto per
Tieri e no
l'à fatto di che molto me ne sa malle. E in brieve a me pare di necesità che io
vadi a
Vingnone però che e c'à tanti
conti che sono vechi e in più modi che sarà
di bixogno siamo insieme con
Boninsengna, gravami il chamino.
Io resto anchora ad avere da
Vingnione secondo il mio
libro più di
f
. 2.500 che
più tempo fa si trova ò lascati di miey continuo più di
f
. 3.000. E no meto
balle 57 di
fustani di
Cremona che abiamo mandate da
chalende di gienaio in qua
che
montano da
f
. 4.000 che sono chomuni vostri e miey che vi tocharebe la metà
che anchora non òe
ritrato
danari.
Sono
paghate le prime 24
balle che avemo da'
Sondollati a dì
** di
gienaio.
Restiamo anchora a
paghare le 24
balle che avemo di
febraio che ongni volta il
vollessano me li converebe dare ma io li òe iscrito che mi dimorano il più che
possono: ànno deto di farllo.
Di dete 48
balle ne sono
vendute
balle 10 1
/2 e se no fosse il santo di
Lorenzo di Dinozo sarebono tute
spaciate, che Idio il maledicha.
Boninsengna
mi domandava pure
sagitaro e
schudo e dice no voglono ora se none di
baso
pregio
di
cerbieta e due
anelli: è ora il contradio di quello suolle essere.
I detti vostri di
Pissa mi iscrivono che vollete
abocharvi mecho e che io
iscriva in qual luogho mi pare.
Quanto sono 'parechiato o vollete qui in
Mellano o vollete in
Cremona o in
Parma
dove vi piace: avete a chomandare e io a ubidire chome sempre ò fatto e subito
mi rispondete dove vollete.
A' vostri di
Pissa iscrivo questo dì per questo
fante quanto bixogna, sarey
contento la vedeste. Rachomandatelli i fatti miey che bixogna.
A' detti òe iscritto che di 28
peze di
panni che ànno di miey facano fine e
già ne ànno
spaciate 8
peze con perditta. Facano fine chome possono no falli e
di questo voy per vostra lettera ne li
charichate quanto potete.
Per freta di questo
fante altro non poso iscrivere. Rachomandatemi a mona
Malgharita e le nostre done si ricordano asay di ley e a ley si mandano
racomandando.
1 lettera con questa vi manda
Tieri.
Bascano da Pescina di
Melano.
Domino
Francescho di Marco da
Prato,
in
Firenze o dove fosse. Propio.