Al nuomen di Dio, amen. Fatta a dì 9 di
setenbre 1401.
In quisti dì passatti no v'ò scritto però che lasava la faticha a
Thomaxe. Hora
Tomaxe
se partirà domane per ire a
Vignioni e da mo avante scriverò spesso.
Thomaxe v'à 'vixatto sopra lo
cottono e hora al presente v'avixa se al ve piaca da
fare chomo
Tomaxe dice: son contentto fatene una volta che n'abia 10
sache che
vederiti che se ne farà bene. I' ò qui un meo amicho che farè lo mestiere de la
seta e
à mestere di 2
copie di
veluti
nere fini di
bracia 48 in 50 di choteste. E più una
peza di
taffetà di grana di bon
pexo e cho perfeto
cholore e del
pregio fatte el
meglio potite.
E più una
coppia di
velutto di grana su lo
cholore mandò
Tomaxe e
costa al più
f
. 2
1
/2 lo
bracio. E fatte che sia ben servitto, e se volitti che sia per voy e per mi
son chontento, e fatte presto però che se ne farà ben e
chompratti al tempo di 2
missi. Volitti a
dinari, e mandati a
pagare i
dinari in
cassa no trovatto lo tenpo,
ma sarebe contento al tempo però che averemo
remetuti i
dinari a
Vinegia avante che
fosse venutto el tempo. Per questa no dirò altro però che
Tomaxe ve scrive a
pieno. Cristo vi ghuarda.
Per
Vinegia 12, per
Genova 3 sti
pexo.
Cottono e
lanne a uso.
Giovani da Pessano, saluti.
Francescho di Marcho da
Pratto,
in
Fiorenza.