Al nuomen di Dio, amen. Fatta a dì 4 di
ginaio 1402.
A dì 27 del passato ebe una vostra di dì 7 del passatto la quale i' ò intesso,
ve rispondo e breve.
Veco chomo voy avitti scritto a
Bindo Piaciti interamente e prometuto per mi e che
di tuto cò che se potesse
aghuadegniare che lo chieda a luy a
Vinegia. Di cò molte ve
regratio e sì ben no sapesse scrivere lo regratiamento ch'è di bisognio: no di
meno i' ò la bona volentà e possitti fare di mi de un vostro filiollo. Fino hora
no rechiesto altro al ditto
Bindo però che anchora no gh'ò
remetuto se no
lb
. 20
di
grossi per lo
cottono ma, per lo primo che se partirà per ire a
Vinegia, ghe
remeterò
lb
. 10 di
grossi o 'n lo resto di
dinari del
cottono e no ve mareveliatti se
li
remeto a pocho, la caxone no ve dicho.
Remetuto che abia i
dinari a
Vinegia
del
cottono ve manderò lo
chunto del
cottono e, se vederitti cò che v'è
ghuadegniatto
e se a le cosse che potite achontentare se al serà di vostro piacere, se ne poteremo
fare venire de l'altro e e tenirne qui per chontinovo però che ne
venderebe asay e,
se n'avesse abiutto anchora de l'altro, n'averebe
vendutto asay ma pure fa
bisognio atendere 1
messe o 'n 2 abiando sempre bona scritto.
Apresso ditti che se da
Bolognia se potesse trare cossa niuna che se
potesse
aghuadegniare, che voy avitti una bona persona ch'è praticho di
tafetà e
di
draperia di
seta. Unde ve risponde che di
taffetà e di altro lavore di
seta
di
Bolognia se ne farebe qui molte ben però che qui se chonsuma
taffetà asay di
chaduno
cholore però che qui se fano
maniche larghe so di mode.
E pertanto, vedando che lo tempo non è da cò, no so ben chonseliare cò che
debio domandare ma parirebe di stare un pocho a vedere e si nulla faremo,
faremo pianamente per modo che no poteremo
esare troppo dalmagiatti.
Chomo v'ò scritto
[] salvamento le 2
coppie di
velutti
neri e 1
peza di
velutto
di grana e più una
peza di
taffetà di grana in una
casseta. Ma non ò abiutto li
spesse fatte da costì fino a
Pissa nì lo
costo e però si mandato no l'abiatti,
mandatolo a cò possa sapere cò che i' ò a fare. Per anchora no l'ò mostrato e
persona però che ve n'è pocha davante
Natalle e anchora semo in li
feste, ma in quisti
dì farò de
venderlo ma pure farà bisognio di
venderlo a
termino di 2
missi e ben
è penatto asay a venire. Chomo ve dicho mandatene lo
costo e spesse fino a
Pissa
e scriveteme unde melio
remetere i
dinari un per
Vinegia o 'n per
Genova però che
a mancho la mittà di ditti
veluti
remeterò presto pure che abia da voy lo
costo e
unde debia
remetere e l'altra mità
remeterò più presto poterò.
Anchora ditti che voy avitto scritto a
Thomaxe sopra
lanne di
Arli gli pare da metere
lo facia e similli di
fustani. Sopra questo v'ò avixato a
Vignioni e scritto a loro
li
pregi di qui e scritto, similli, che
chomprando
fustani di
Cremona, cove
bochazini
azuro e
neri e
bianchi e
bandere, che io toliarò lo tertio e di questi
fustani o 'n sia
bochazini crezo che se
ghuadagniarebe. Atendo da
Tomaxe la resposta
e chomo dirà farò.
Similli ditti che se nesuna cossa me pare di trarare nì da metere a
Pissa
stando
ghuadagnio che lo poterebe fare. No veco che a
Pissa, metando
fustani al
pregio, se potesse
aghuadegniare nulla, similli di
lanne faciando venire qui al
pregio
valiano.
Farò fino a quisti
velutti e
taffetà che crezo che se ne
ghuadegniarà ben e in
questo mezo avixarò si di nulla che sia di costà si possa
aghuadegnià e di tuto avixarò.
I' ò veduto tuta la vostra bon volentà e se piacerà a Dio se ve ne renderò merito.
Altro per questa no dicho se no che me rechomando a voy.
Apresso ditti che ve scriva di cierte
pelle di montoni de la
Magnia che deveva mandare
a
Bolognia a
Nello di ser Bartholomeo. Unde ve rispondo che io scrisse al ditto
Nello sopra quisti
montoni da la
Magnia un che io no sapesse dare intendere a 'n
chomo fosse. Io ebe una sova lettera la quale no me respondeva nulla sopra quisti
montoni e in questo mezo io li
vende' qui. E se voliti sapere quante som, ve diròli
som
pelli di montoni
chonzii a
Filiborgho per fare
tomere di
zabate e se
vendeno a
libra e però v'avixo che i' ò la magniera di farne venire asay però che àle su lo
chamino da
Millano a
Genevra longe dal chamino per 1
/2 giornata. E quisti
montoni
se
vendeno a
libra e
valiano qui
s
. 4
d
. 8 la
libra di
onze 28. Unde, se voy sapitti
cò che àle voy potitime avixarme chomo dicho, s'apellano
balzane da la
Magnia.
Cottono
amano
lb
. 20 1
/2,
alfoa e
came
lb
. 18 in 19 lo cento.
Lanna di
Arli
lb
. 8
s
. 10
lo cento, di
San Matheo lb
. 10 in 11, di
Bregovia
lb
. 21, di
Ingaltera
lb
. 32
lo cento.
Fustani di 2
chandelieri boni
lb
. 3, di
ghuado
lb
. 7 la
peza,
panziere o 'n sia
bandere
lb
. 6
s
. 10,
bochazini da
Cremona
bianchi
lb
. 6,
azuri
lb
. 6,
grezi
lb
. 5.
Chambi per
Vinegia 12 1
/2, per
Genova 4 quisti
pexo.
Giovani da Pessano, saluti da
Millano.
Francescho di Marcho,
unde sia.