Poi fui con
Istoldo, e ebbi una vostra, non v'ho
scritto. Diceste vero di
Stoldo: ma vorrei l'aveste veduto in
quanto travaglio gli parea essere. Prima, egli era ismorto
come terra, come si vide venire al fatto. Poi s'accostò a
Bellozzo, e disse che per Dio non si gli partisse da lato:
poi tremava, per non errare per non sapere rispondere alle
poste. E in fine, e' ne capitò bene e con onore. Lodato sia
Iddio, che nel trasse a salvamento. Ma e' mi parve udirlo nel
cuore dire: Tardi mi truovo più in questi viluppi!
Oggi sono stato con due de'
Dieci. E recando i fatti di
Pisa a una somma, io istimo che le cose vadano per la lunga:
e questa è la morte delle parti.
Messer
Iacopo per lettere
tiene a bada e per
ambasciate, con dire ottime parole; e di
fatti non viene, sanza escezioni o
condizioni: il perchè si
pensa per lui manchi il bene che si cercava. Ora mandava il
Conte 200
lance per lo terreno di
Lucca, i quali quella
compagna da
Lucca ha intraversati e rotti, e non sono
passati. In
Pisa ha circa mille
cavalli; l'avanzo sono per le
castella: e insino presso a
Pisa
cavalcorono quelle
brigate
da
Lucca; e, sanza far danno, tornarono a drieto. Non si vede
ci possano
cavalcare, se già non fosson certe correrie, che
toccassono le punte del nostro
contado. Penso,
Francesco, che
queste cose andranno molto in su e in giù, secondo che fiano
i
Priori che fiano tratti a
settembre. Credo che il vero
delle vostre
mercatanzie sappia solo Iddio, e così del fine
di questo fuoco acceso. Per la terra si dice, che 'l
Papa ci
sarà ricettato in
Firenze. E se così fosse, sarebbe gran
fatto. Io nol credo; se non perchè tante volte s'è detto
ch'egli è la difesa e lo stato di questo
Comune e popolo: che
forse potrebbe esser vero, e il mal temporale il dee anche
più far credere. Priegovi che d'ogni cosa ringraziate Iddio,
quando le fortune vi vengono, e non per vostra colpa nè per
vostro mal fare. -
LAPO vostro. VIII d'
ogosto
Io vi protesto, che se il dì di
san Lorenzo, che spero
veder
Grignano, io arò cose nuove di
Pisa, io verrò a
dirvelo. Quanto che no, io non entrarò in
Prato, in niuno
modo: sì che perdonatemi. Io non sono per entrarvi prima che
settembre.