Maravigliomi, al savio uomo che voi siete, che da capo diciate a Stoldo, che messer Torello riscriva a Lodovico; chè se io fosse messer Torello, per mio onore nol farei per uno mantello; poi ch'egli uccella ogni persona. Or le cose sono ove vi dirò: poi riscrivete presto, e seguirassi vostra volontà: chè Guido esce d'uficio a calendi. Noi siamo stati a' Sei: egli hanno commesso che 'l famiglio loro vada sabato o domenica per Lodovico, e che, a pena di lire C, sia dinanzi a loro martedì: però che, udita l'una parte e l'altra, vogliono fare ragione. Dicovi, che chi vuole onore, conviene s'immolli: onde sarebbe assai valevole che martedì in persona venisse qua; però che mandando altre, pare non ve ne curiate, nè l'abbiate a cuore. E parrà, quasi, il mandare e non venire, una superbia. Or tutta volta, se non verrete, faremo noi, come Iddio meglio ci concederà. E se costà egli, o altre per lui, poi che e' fia richesto, si movesse a far tra voi accordo, pigliatelo; però che ogni accordo è meglio che piatire; massimamente a voi, che non ne siete uso, nè è vostro costume. E se 'l modo preso non vi piace, avvisatene tra di qui e sabato; che e' non manchi: pure il famiglio a questa prima richesta vuole soldi XL: darenne trenta, se potremo. E dice Guido, dubita non bisogni pagare il diritto: ma tutto andrebbe sopra lui, se la ragione vi sarà data, ch'ella sia dal lato vostro, come tegnamo noi. Nel fondaco vostro. SER LAPO. XIIII di dicembre.