«Padre carissimo. Ricevetti vostra lettera, e le vostre profferte
per cagione del vostro
camarlingato; e ogni cosa mi dite per quella, ho
auto ś a calere, come se da
Marco mio
padre l'avesse auto. Ringraziovi
e di questo e d'ogn'altra cosa che fate costà per me. Penso, secondo
m'hanno accennato i miei, v'aranno ora richesto di certo torto mi
vogliono fare certi
creditori. Credo gli arete serviti come siete usato. Non
so come vi possa rendere, se non che Iddio per me ve lo meriti.
«Quelle
vinciglie mandai a' fanciulli vostri: per voi, penso mandarvi l'uno
de' due
carratelli di
malvagia ho auti da
Vinegia, che m'ha donati
Guido Piaćti per segno d'amore. So bene ch'a voi si verrebbe
maggior cosa, ma guardarete all'animo mio buono c'ho verso
voi, non alla picciola cosa donata: coś usano fare i savi uomini
come siete voi. E a me perdonate, ch'io non so rispondere alla vostra
lettera come si converrebbe. Per lo vostro
FRANCESCO DI MARCO.»