Al nome di Dio. A dì 3 di
febraio 1394.
Abianvi scrito per altra a bastanza e poi a dì 28
genaio m'avemmo una vostra che per
ora non vi si fa risposta, per altra si farà. Bene avemo el
fardellino di
ghuanti
di
Francescho propio che subito gli si mandò.
Questa vi facamo per avisarvi che per gli
muli di
Guliano di Chonsilglo questo dì
vi mandiamo fuori di porta di
ragione de' nostri di
Firenze una
chassa di
merce sotili
di nostro
sengno cioè che nella
chassa sia lavoro di
seta
lib
. 170 e
lib
. 80 sono per
la
chasa e involtura a deto lavoro. E al
veturale abiamo deto che
paghi propio per
quello ch' elgl'è senza veruno
frodo che, sse inpaco n'avesse per non dire chom'è
la chosa, e ne dè portare la pena elgli. E abiagli deto si farà fare una
poliza in
ongni luogho di cò che
pagha e questo perché siate avisato sì che abiatelo a mente.
Or deta
roba farete d'avere e manderete a
Vingnone a' nostry me facano la volontà
de' nostry di
Firenze. Per la via di
Vigliana.
E per deti
muli mandiamo di
ragione di
Francescho di Marcho e
Domenicho di Chanbio due
balle di
veli di
chotone
sengnate
{immagine} di numero
4
/5 che avisato vi deono avere quanto n'abiate a fare. Volglono ire a
Vingnone:
pesano
lib
. 420 cioè
lib
. quatrocentoventi.
E per li deti di
ragione d'
Anbruogo di Meo Boni, due
fardelli in un
leghato
che l'uno
pesa
lib
. centodicesete, cioè
lib
. 117, chom'elgl'è dentrovi
filugello;
l'altro
pesa
lib
. setansette cioè
lib
. setanzete cho l'
anvolgla che dentro v'à
lib
. 66
di
seta dopia chruda
sengnati
{immagine} che quando salvi gl'avete gli mandate
a
Monpoliery a
Deo Anbruogy cioè che lgli mandiate a
Vilglana e a que' da
Vilglana dite gli mandi a
Monpoliery a
Deo Anbruogy. E in chaso non potessono
mandare a diritura a
Monpoliery, mandino a
Vingnone a' nostry ne facano la volontà
di
Deo Anbruogi ma fate quanto potete vadano a
Monpoliery a diritura.
Chome vedete noi dicamo propio chome sono le chose sì che se 'l
veturale uscisse
di questo e intervenisseglene meno che bene, ongni danno seghuita a llui sì che
siate avisato.
Al
veturale darete per sua
vettura
f
. sei, cioè
f
. 6 d'
oro, della
soma e rendetegli
i
pasagy chome per la
poliza vedrete essendovi per utto dì 15 cioè quindici di questo
e non v'essendo no lgli date
danaio: ongni chaso sinistro si vuole chonoscere.
Altro non dicamo per ora. Cristo vi ghuardi. Rispondete.
L'aportatore à nome
Gherardo di Francesco.
Francesco e
Manno e
chonpagni in
Pisa.
Per alchuno chaso achorso a' sopra deti
muly la
roba è a
Lucha di che questo dì 6
di
febraio l'abiamo
aloghata deta
roba a
Gorgo d'Orsino da
San Chascano, sì che quello vi diciamo diate a
Gherardo date a questo
Gorgo aportatore della
roba e che v'
asengni e
passagi douti e deto gl'abiamo ne
pilgli
poliza dove
pagha sì che siate avisato. Che Cristo vi guardi.
Tommaso di ser Giovanni con
Francesco di Bascano,
in
Melano.
5
chapi.