L'ultima auta da te ricevetti a dì 6 d'
apreso e dirò brieve perchè non ò tenpo, perchè sono anchora qui chon tutta la
mia
bene, perchè di grande tenpo non ci credo tornare per abitare. E per detta
chagione sono tanto achupato, ch'io non mi poso pore a scrivere a te nè agli
altri chome dovrei; ma tieni a certo chome di morire, che, perch'io non ti scriva
più ispeso ch'io non fo, non è che ll'amore non abia inverso di te e delle tue
chose, chome a miei istretti amici, facendo voi bene. E di me potete fare
chonto chome di padre, e, s'i'ò a vivere e voi mi vogliate credere, credo vi
gitterà buona ragione. Or questo sia detto per tutte le volte, chè più non ti vo'
dire per ora sopra a questa parte, perchè non ò ora il tenpo.
Grande piacere arei che chotesta
a buono istato; chè grande pechato è una tanta
sia venuta in tanta miseria. Credo che ' pechatti di molti ne sieno chagioni.
Idio per la sua santa grazia
male, sonsi ischonosciuti verso Idio della grazia fatta loro da cento
chè per loro difetto ànno fatto della miglore
fatto chol
fatto inn ora e in punto che sia pace e riposo e buono istato di chotesta
di tutta
De' fatti d'
quello che mi pare; e di qui a pochi dì sarò a
seguire de' fatti di chostà, e a dì v'aviseremo di quello che cci parà da fare. E
chosì fate voi a noi, e metete in punto i fatti della
possibile, acciò che l'andare o lo stare sia a nostra posta. Chonviensi andare
chol tenpo, perchè niuno è che posa dire: chosì sarà. Chorono tenporali da
stare a vedere e tenpi da spendere e tenpi da guadagnare. Tenete in punto le
che no sia quello che noi medesimi. Corono tenpi da fare chosì, e non si vuole
per
veduto ne' dì pasati chome
no posono, chome sono chapitati, e noi ne sentiamo la parte nostra, e molti
altri per volere fare quelo che noi; e però siate savi da qui inanzi, tanto che noi
vegiamo altro e che ' nostri fatti sieno i miglore ordine non sono. I' ò in tutto
diliberato di no
tanto che Idio mi darà grazia ch'io pigli altra miglore vita che d'esere
Che Idio per la sua santa grazia ci alumini tutti.
De' fatti di
ò tenpo e perchè non ò diliberato cho
dì qui
di tutto v'aviseremo. Sarà in questa una sua: legetela e dateglela se vi pare, e
se no, no.
Al fatto di quel
quello che gli pare il meglio, inperò che, tornando
daremo luogho o chostì o in altra parte, e però togliete chostui se vi piace, e
avisatemi di quanto ne fate.
Alla parte che di' che arai grande piacere ch'io dia ordine a' fatti miei per modo
che mi sia onore e chontentamento, e di quanto di' intorno a ciò, ti ringrazio, e
priegho Idio che chon tuo profetto e onore io ti posa fare quello che senpre òe
disiderato e disidero, e di certo tieni che, sse a Dio piacerà e tu m'abia quello
amore che io òe inverso di te e delle tue chose, per me no rimarà ch'io non ti
faccia ongni bene. E richordoti chon fede chome figluolo, che Idio non può
mentire, e dise di sua bocha ch'ogni bene sarebe meritato e ongni male punito.
In questo ti rifida, e d'ongni altra chosa ti fa befe. Se avesi agio, te ne darei
molti asenpri, ma e' non dee bisognare, perchè t'à Idio dato tanto
chonoscimento che ttu chonosci che di questo mondo non se ne porta altro che
'l bene o 'l male che noi facciamo. Furono parole di Salamone, che disse che
tutto aveva provato e racholto tutto: ongni chosa veniva a dire nulla, salvo che
il bene vivere vertudiosamente, e però tutti gli stati e tutti i diletti; e fu savio
chome fu. Per grazia di Dio bene posiamo chonprendere che dise il vero.
Non bisogna che ttu mi rachomandi
ora io e farone chome di mio figluolo. E' si porta bene e vie meglio si porterà
quando io vi sarò, perchè il terò apreso di me.
La
Per