+ Al nome di Dio, amen. Dì XVIII luglio 1385.
Io giunsi qui sabato mattina e, pensando essare a chamino lunedì, di poi per
non essare tempo, non sono partito ma domattina penso partire per essare a mio
viagio. Nostro Signiore mi facci salvo!
Io vi dissi chome qui avia balla una di chordovano vermiglio, la quale viene
chostì sulla charata su che sono venuto. Siatene avisato, se son per voi.
Simile ne venero ieri balle III d'un chatelano, e quali vuole chostì mandare a
Garinotto d'Alcier, (e) sento son bella roba. Siatene avisati.
Le lame XI stagnio che qui restava a mandare è più ato agli osti (e) a me
mandarle su detta charata però che non chal dottare di Teraschona, ché su detta
charata venghono robbe asai (e) di valuta, (e) quanto sarà in piè dell'Alve, veran le
IIII.o barche armate a farli compagnia fino a Chomis. Siate avisati scrivare I.a
lettera a Francescho Bue che è sopra cioe a Belchari lo facci fare compagnia
quanto fa bisognio, ben so' certo il faranno.
Qui non si trova charetta che portare il volesse per meno di gro. V caricho
non bene, sì che qui stare' I pezza. (E) però s'è fatto chosì. Quando salvo l'arete,
gli darete di nolo f. uno di gro. XII di tutte XI lame. Altro non vi dicho per
questa. Dio sia vostra ghuardia!
El vostro Andrea di Bartolomeo salute d'Aguamorta.
[indirizzo:] Francescho di Marcho e Basciano da Pescina in Vignione.
(segno della compagnia Datini)
[mano non identificata; data di ricevimento:] D'Aguamorta, a dì 21 di luglio 1385,
fatta a dì 18 del mese.