et, respondendo a la dicta letera e a la parte de quelo introitu de li
de MCCCLXXXXVI, come voi savei, voi fosti requesto da mie per queli
e che voi li avavate mandati e dovavate essere tratato como genovese;
e li genovexi de le cose che
tenuti de
essere tratato, scripsi di soto dove voi sete
voi li avavate mandati a
che per vigore de la vostra
franchi: e così debono le vostre essere oservate. Et volavate
mandati, come voi dixesti, non avete a
sote
avea balia, e, quando balia no avese, avea dito ancora che, mandandoli
voi o autri fiorentini a
adomandare de l'uno
Non ò qui il
Da quelo tempo in qua non ebi mai a fare con voi, salvo che ne lo tempo
de la
debitore. Niente di meno e' credo pogo più stare di qua a Recho, e verone
tosto a
far fie, e sto qui et sum stato in Recho con grande despiaxere et no sono
obedito. Penso che se autro no vego, che in certi jorni vorano fare autro, e
pertanto no gi voiho più stare; et fino a qui no m'àno voluto
voihono. Autro a lo presente no à da scripvere. Christo aora et sempre
sia in vostra guardia; amen.
Data de Recho, MCCCLXXXXVIIII, die XXVII
servitore vostro, etc