Per
di'; apresso rispondo.
Al
dire.
Sarà di poi tornato di
mandatemela, che non vo' più stare a sue parole: rispondete.
Veggho
n'avesse tutta la sua
è stato l'animo mio. Ora tu di' che qua si cierchi d'uno
sia praticho al
torrò per quel tenpo mi parrà, e in questi 2 dì ti dirò sopra ciò, e tosto
ne pilglieremo partito.
Lo
per ora.
detto di quello che chostà à fatto, e chome stette in pregione. De'
sopra ciò. Io arò domane una lettera da'
lui e ongni altro che m'à a dare, e non farò più parole.
Le
dire.
La
della
La
che nne mandi al
me' puoi.
Gli altri
prima puoi, sì che per non provederli non si guastino.
Quel medesimo che tu mi di' del fare venire qua uno
ché sai
io farò mettere la
A
nonn è anchora venuto al
di buon'ora, te lo manderò per
A monna
mani. Se ne troverà niuna la torà; faròne anch'io cierchare.
I
rimangha:
Le lettere che furono cholla mia, se n'è fatto il dovere.
Io mi credea che chostà venisse del
n'ò mandato; e
faronne
manderòtele per
mente ch'ella sia ben
In chaso ch'io ti mandi per
ne serba per te.
Altro non t'ò a dire. Dio ti guardi.
Manderotti ogi 25
richorderò d'altro, lo ti manderò. Avisami tu se ài bisongno di nulla, e
Monna
1393 Da