Iersera ti scrisi per
ti farò risposta brieve a ongni
l'Uficio. E perché non m'escha di mente, fa che all'auta di questa tu
dia a ongniuno di questi tre la loro parte de'
per noi.
Io ti mandai per
dìsigli che ti dicesse che ttu ne mandassi quel tristo del
poi te llo scrisi per la lettera t'arechò
Mandami domattina due
mi mandasti, che voglio l'uno per la
e fami fare, domani, venticinque
e per l'altrui ci starò anchora alchun dì. Credo venirne
dirotti domane quando m'arai a mandare le
bene ch'elle sieno bene ghovernate, e simile de'
provegha che 'l
fatto, e richordagli ch'egli achonci quelle
di
Tutte le chose mi mandasti per
e ttu anche ne dà chostì a chi tti pare. E mandami un
da guardàgli per
può
quando non avesse faccenda, e se pure avesse bisogno d'essere al
di quanto s'à a fare: fate quel che ssi puote.
Piacemi che solecittate chi dè dare, che disposto sono che ongnu
Fate d'avere l'avanzo della
quelle sette
fatene del
mescholi cholle sette
Piacemi che voi iscriviate a dì a dì quanto è di bisogno per modo
ch'erore non si pigli. E traete a fine e'
altri ch'io v'ordinai: non potete erare a llevarne assai, acciò che ssi
possa
e d'ongn'altro che vi pare sia di bisogno. E ditemi se avete
trovato il
fate che voi il troviate, ch'i' so ch'egli è
De'
che s'arechi una
tolgha de'
non si perda; e posso
due
Ebi la lettera da
questa una a
bisongno.
Fa di mandare, all'auta di questa, a mon'
dicie avere da llei
io glel die': aràglisi ritenuti, e però la fa dire ch'ella truovi modo di
D'
quanto à fare.
Dissiti in altra chome io avea ritrovata la
d'
chostì fosse i niuno luogho e avisami se 'l truovi; e se no, sarò chostà
trovato, e' chape tuoi e una tua
vuoi ch'io ti rechi altro.
De'
sarebe ogimai troppo tardi a venire e chogliere quelli ci dèe fare avere
paresse a
prochacciàtene, e mettetegli chogli altri insieme; ma vuolsi guardare
non mi fossono dati chattivi, che, po' che l'uomo viene a fare la spesa,
si faccia buona.
Piacemi
Di
ma lla migliore predicha che ssia, si è a fare bene e non si puote
erare: tutte l'altre chose venghono a dire pocho, ma buono sarebe a
fare l'uno e ll'altro. Che Idio mi
è di suo piacere.
Del difetto tuo mi grava: sènne in parte chagione, e altro no ne
posso fare.
Piacemi che
delle chose chontradie, e che per suo difetto no gli multiprichi quel
male
per
Mona